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Azienda trasporti. Cosa di casa loro

Come si diventa consigliere e forse vicepresidente dell'ATC. 
Rosa Soleti in Fringuello consigliere e vicepresidente in pectore dell'Azienaa trasporti provinciale 

foto di copertina

di Dante Freddi

Fino a venerdì mattina la candidata a consigliere dalla ATC in odore di vicepresidenza, emolumenti molto superiori a mille euro mensili, era Giuseppina Foschi in Fringuello. Ma non è arrivata al pomeriggio, quando sarebbe dovuta avvenire la nomina. Qualcuno si è accorto che una normativa della Finanziaria ne minava la eleggibilità, in quanto la signora Foschi, ex consigliera di RPO, aveva amministrato un società partecipata che aveva accumulato debiti per tre anni.
Ma niente paura, senza nulla togliere a Silvia Fringuello, già assessore in Comunità montana, c'era disponibile Rosa Atonia Soleti, la moglie di Diego Fringuello, figlio di Umberto, marito di Giuseppina e padre di Silvia, amico di Mocio e soprattutto gestore di un bel pacchetto di tessere della Margherita e quindi, domani, del Partito democratico.

L'incarico, con annessi e connessi, è rimasto quindi in famiglia.

La signora Soleti in Fringuello sarà certamente donna perbene, è anche laureata, ma le sue qualità di amministratore ed i suoi meriti sono del tutto sconosciute a tutti, a parte a Mocio che l'ha proposta al Consorzio e l'ha fatta eleggere. Per saperne il nome, quello suo, ci siamo dovuti rivolgere agli uffici dell'azienda trasporti, tanto sconosciuta era in qualsiasi ambiente locale.

Mi pongo due domande, a cui non ho risposte, se non quelle strampalate offerte da Meffi, secondo cui si è trattato di una scelta all'insegna "dell'innovazione e della discontinuità". (innovazione?discontinuità da che? N.d.r.)

Prima domanda: con che faccia il sindaco Mocio e il segretario della Margherita Meffi si rivolgeranno ai loro alleati e ai loro elettori.

Seconda domanda: con che faccia i loro alleati si rivolgeranno ai loro elettori, dopo aver consentito che avvenisse una simile azione, senza un minimo rispetto per le istituzioni che insieme amministrano. Né vale certamente la giustificazione avanzata da alcuni "che era cosa tutta all'interno della Margherita", come se quel partito fosse ricettacolo di turpitudine.

La "crisi della politica" c'è e sono fatti come questo che la giustificano, la alimentano, la montano.

Pubblicato il: 25/06/2007

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