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Dopo 24 anni arriva l'acqua potabile a Tordimonte

'I lavori partiranno la prossima settimana' assicura l'assessore ai servizi a rete e presidente Ato, Marino Capoccia che illustra anche altri interventi sul territorio. 'Ci sono solo priorità, non cittadini di serie A e di serie B' precisa il vicesindaco.

di Stefania Tomba

ORVIETO - Dopo ventiquattro anni arriva l'acqua potabile per le quattordici famiglie di Tordimonte che protestano dal 1983 per essere allacciate all'acquedotto. "Ho ricevuto conferma che partiranno i lavori la prossima settimana - conferma l'assessore ai Servizi a rete e presidente dell'Ato, Marino Capoccia in risposta all''ultimatum' lanciato ieri da un residente della zona, il signor Giuseppe Caiello che da vent'anni promuove raccolte di firme e proteste prima contro il Comune e poi contro il Sii.  

"Entro una decina di giorni l'acqua scorrerà nei rubinetti", assicura Marino Capoccia.  Si tratterà di un intervento che punta a risolvere il problema nell'immediato. "Una soluzione leggera", la definisce Capoccia che spiega anche il progetto più complessivo che investe l'intera area.  "Il problema è stato a lungo al vaglio di Ato e Servizio idrico, in quanto è un punto strategico quello: di raccordo tra il sistema acquedottistico orvietano e amerino.  E' quindi interessato da un progetto d'interconnessione tra i due acquedotti che garantirà, con un complesso intervento, nel medio periodo, di mettere in sicurezza tutto il sistema dei flussi.  Proprio la complessità dell'intervento - conclude Capoccia - ci ha spinto ad optare per il momento per una soluzione più leggera e immediatamente percorribile". 

L'allaccio che sanerà il disservizio per i cittadini della stazione di Baschi (il territorio ricade ancora sotto il Comune di Orvieto) "era previsto" come tiene a precisare lo stesso Capoccia e partirà la prossima settimana nell'ambito di un intervento che risolverà "lo stesso identico problema per le case sparse delle frazioni orvietane di Poggio Montone, Scarpetta e Benano che, ugualmente, non sono servite dall'acqua potabile".  Quella della stazione di Baschi non è neanche l'unica area sprovvista di primi interventi di urbanizzazione. "Con lo stesso intervento porteremo a compimento anche la rete fognaria - illustra Marino Capoccia - per le frazioni di Prodo, La Svolta, La Padella e Buon Viaggio e sarò completata anche la rete fognaria di Orvieto".  

"E' ovvio che gli interventi seguono un principio di priorità che dà inevitabilmente la precedenza ai centri abitati", spiega il vicesindaco che vuol ricordare anche gli interventi fatti nell'Orvietano lo scorso anno. Quello per risolvere l'annoso problema della carenza idrica che da anni si affacciava puntualmente ogni estate nella frazione di Bagni e quello per eliminare il problema degli inquinanti nel quartiere di Sferracavallo e nella frazione di Torre San Severo. 

"Dover rispondere a delle priorità non vuol dire certo classificare i cittadini come di serie A o di serie B", risponde Capoccia alle proteste del signor Giuseppe Caiello che ricordava di pagare le tasse come qualsiasi alto orvietano senza, però, usufruire del servizio elementare dell'acqua potabile.  Di certo, comunque, per le quattordici famiglie e le due imprese a cavallo tra la stazione di Baschi e la frazione di Tordimonte sarà la fine di un disagio enorme.

Pubblicato il: 13/06/2007

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