Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

'Da oltre 20 anni viviamo senz'acqua'

Clamoroso disservizio vicino Tordimonte, tra Orvieto e Baschi. La protesta dei residenti verso il Comune e il Sii: ci hanno dimenticato. E il bus si attende in una pensilina da 'terzo mondo'

di Stefania Tomba

ORVIETO - Quattordici famiglie e due imprese senza l'acqua potabile e senza i primari interventi di urbanizzazione.  Non succede in un paesino sperduto di qualche area depressa del Meridione, ma nel civilissimo Comune di Orvieto.  Le famiglie che vivono nei pressi della stazione di Baschi, al confine col territorio dell'amministrazione guidata da Grasselli ma ancora nel territorio del Comune di Orvieto, infatti, da oltre vent'anni chiedono invano di essere allacciati all'acquedotto.  

Il Comune prima e il Servizio idrico integrato poi non hanno mai dato una risposta.  Almeno mai una concreta: tante rassicurazioni e quanto ai fatti, nessuno.  A nulla sono valse le cicliche raccolte di firme e le proteste portate avanti da quanti in quella zona si sentono - e a buon diritto - cittadini di serie B. "Eppure le tasse le paghiamo" - protesta Giuseppe Caiello, residente nel piccolo gruppo di case nei pressi del bivio per Todimonte, che ora torna alla carica, anche se scoraggiato e addirittura convinto ormai che sia colpa della "politica" perché "non è possibile nel 2007 - osserva - non trovare tecnicamente una soluzione per un problema tanto banale". 

"E' dal 1983 che non facciamo altro che domande in Comune - spiega ancora il signor Caiello -.  Le rassicurazioni sono arrivate ogni volta dagli assessori di turno, ma poi l'acqua non l'ha mai portata nessuno.  Forse qui non ci sono abbastanza voti e, dunque, la cosa non interessa a chi ci governa.  E' l'unica spiegazione che mi sono dato perché il fatto di per se è di un'inciviltà intollerabile".   "Avevamo anche detto al Comune - insiste il signor Caiello - che eravamo disponibili a metterci qualcosa di tasca nostra, se fosse partito il progetto, ma nessuno mai ci ha dato una risposta".  

L'ultima volta che la questione venne portata all'attenzione dell'amministrazione comunale orvietana risale allo scorso anno.  Tra marzo ed aprile 2006 il signor Caiello, dopo raccolte di firme e proteste, aveva interessato il consigliere di Alleanza nazionale, Stefano Olimpieri.  Anche da allora nessun nuovo risvolto.

 "Ci abbiamo provato con l'ex assessore Germani e ora anche con l'attuale Capoccia - dice dal canto suo Olimpieri -.  E insisteremo perché il problema venga risolto.  Credo sia un'autentica vergogna per un Comune non fornire i servizi essenziali ai suoi cittadini.  Che essi vivano in un centro abitato o fuori.  Si tratta di una faccenda inammissibile".  

La vicenda ha effettivamente dell'assurdo.  A maggior ragione se si pensa che l'acquedotto passa a meno di un chilometro dal piccolo raggruppamento di case a cavallo tra i Comuni di Orvieto e Baschi.  L'assenza dell'acqua potabile, tra l'altro, non è l'unico problema per questi cittadini "dimenticati" dall'amministrazione.  "Nessuno mai quaggiù ha fatto gli interventi di prima urbanizzazione".  Niente sistema fognario insomma.

"Anche questo è un intervento che abbiamo chiesto ripetutamente e che non abbiamo mai ottenuto.  Ora siamo al culmine della pazienza - conclude il signor Caiello - e credo proprio che qualcuno dovrà sbloccarla questa situazione".

 

Pubblicato il: 12/06/2007

Torna alle notizie...