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Monteleone: 'la sala polivalente si farà'

Il Comune e la pro - loco rispondono alle 140 firme che bocciano il progetto.

Mario Pattuglia, sindaco di Monteleone e Franco Franchini, presidente della Pro loco 

E' dai primi anni 90 che a Monteleone si parla di struttura delle feste, ma vi sono stati sempre vari problemi di natura soprattutto economica per poter procedere alla sua realizzazione.

Il Consiglio Comunale ha recepito questa necessità, ed avendo diversi giudizi per quanto attiene la  dislocazione della struttura, ha deciso all'unanimità di rimettersi alla  valutazione dei cittadini ed alle associazioni. 

Così è stato fatto.

Vi è stato un primo passaggio con le varie associazioni presenti nel territorio comunale, ed all'unanimità dei  presenti l'indicazione venuta (o dalle associazioni o dai presenti a titolo personale) è stata quella di ubicare la piccola struttura nella parte alta dei giardini pubblici.

Poi è stato fatto il passaggio con i cittadini: in una assemblea pubblica, alla presenza di circa 50 persone, all'unanimità dei voti (tranne uno), l'indicazione venuta è stata sempre quella di individuare l'area dell'edificio nella parte alta dei giardini (e' da sottolineare che in tutti questi passaggi - consiglio comunale, associazioni ed assemblea pubblica - il sindaco non ha mai espresso una propria preferenza, non volendo influenzare la volontà di alcuno).

 Adesso è per questa via che comune e pro-loco si stanno muovendo, rispettosi della volontà popolare.

Tali enti hanno quindi stipulato una convenzione in cui si stabilisce che la gestione ed il soggetto realizzatore sarà la Pro-Loco, mentre  la proprietà rimarrà comunale; il comune si impegna anche a versare un contributo di 5000 € (come è stato fatto per strutture analoghe).

Si è proceduto inoltre alla costituzione di un tavolo dove sono presenti le associazioni monteleonesi: tale organismo ha iniziato a sensibilizzare alcune aziende edili o similari, la maggior parte delle quali hanno assicurato manodopera gratuita e/o contributi (alcuni dei quali sono già arrivati)

Infine il Comune, dietro la bozza di progetto stilato gratuitamente dal geom. Paraciani, ha iniziato una verifica di tipo urbanistico, che ha evidenziato la necessità di una variante ed in tal senso si è mosso.

A questo punto sono iniziate a sorgere alcune obiezioni: alcune vecchie quali l'ubicazione della struttura (ma i cittadini avevano democraticamente deciso), altre nuove, come il taglio di alberi ultracinquantennali (ippocastani), problemi con i vicini ecc

In particolare quest'ultimo problema è stato affrontato separatamente dal Sig. Vittori per la Pro-Loco e dal sindaco, in colloqui e telefonate, con la prima firmataria della petizione, la sig.ra Basili Rosa, proprietaria della casa vicina ai giardini, che è stata rassicurata su alcuni punti: 

-         La struttura sarà di piccole dimensioni (101 m su un totale di circa 5500 m di giardini pubblici) ed ad un solo piano;

-         Non verrà fatta alcuna strage di alberi;

-         Per quanto riguarda l'impatto con i vicini, il comune e la pro-loco sono disponibili a modifiche nella dislocazione per non recare  disagio (fumi e quant'altro) alle case

Mentre il comune e la Pro-Loco, insieme al geom. Paraciani si sono prontamente attivati anche per ovviare al problema sollevato in merito  alla distanza dalle case, mantenendo così la parola data, è partita la petizione che, prescindendo da ogni dato reale, ha costruito una realtà  del tutto fantasiosa per cercar di attirare  maggiori consensi fra i cittadini.  

La petizione parte dall'unico dato reale: "..pur non avendo avuto la possibilità di verificare in concreto caratteristiche, ubicazione ect..di tale struttura."; quindi i promotori dell'iniziativa, su propria esplicita dichiarazione non conoscono il progetto (di cui nessuno ha richiesto informazioni, tranne la sig.ra Basili alla quale però le rassicurazioni date non sono evidentemente servite) però subito dopo affermano in maniera categorica:

 "La struttura verrà costruita occupando una parte rilevante dei giardini pubblici.(circa un quinto del totale)".

Niente di più falso: un quinto del totale dei giardini è circa 1100 mq, mentre la struttura è di    soli   101 mq (nemmeno il 2% del totale e non il 20%- si ricorda che il progetto è per una sola cucina con servizi igienici ed un piccolo magazzino)

 "Verrà tolta definitivamente la parte dei giardini pubblici adibita a parco giochi

Anche questo è falso e demagogico: nessuno ha mai parlato di togliere alcunché, semmai,  di razionalizzare gli attuali giardini concentrando i giochi in una parte funzionale del giardino e lasciare a verde il resto, ma tale cambiamento prescinde dalla realizzazione o meno della struttura, cioè si farà comunque.

"Verranno abbattuti alcuni alberi aventi un'età ultracinquantenale"

E' falso anche questo: verranno abbattuti due o tre cipressi malmessi e nessun tiglio od ippocastano tutelato.

"La struttura verrà costruita a pochi metri dalle abitazioni, addirittura di fronte alle scuole medie ed elementari"

Mai pensato di costruire le strutture di fronte alle scuole (vi sono quasi cinquanta metri ed una strada in mezzo). Per quanto attiene invece le abitazioni, alla prima firmataria (che si presume, in quanto prima sottoscrittrice, la proponente, od una delle proponenti della petizione) sia il Comune che la Pro-Loco hanno dato disponibilità a rivedere la prima posizione come è stato prontamente fatto (la costruzione verrà ubicata a circa 30 m), ma i promotori della petizione hanno rimosso anche questa importante apertura, che verrà in ogni caso portata avanti.

 Da tutto ciò si può facilmente dedurre che i firmatari hanno aderito alla petizione in buona fede, dietro informazioni errate, falsate e travisate fornite loro dai promotori che hanno raccolto le firme; forse costoro dovrebbero  chiedere scusa a tutti: sottoscrittori, comune,  pro-loco ed associazioni.

E' per questo che Pro-Loco, comune ed associazioni continueranno a portare avanti il progetto con serenità e convinzione, dichiarandosi anche disponibili ad un'ulteriore assemblea per la  presentazione del progetto; non si procederà invece ad alcun "dibattito pubblico sull'argomento" richiesto nella petizione in quanto la decisione è già stata assunta in maniera democratica ed assembleare, al  di fuori dell'aula consiliare. 

Pubblicato il: 11/06/2007

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