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Maurizio Conticelli ha ragione, bloccato il progetto

Il Tar ha dato ragione al consigliere della Margherita. Il progetto di Via Roma è stato annullato

Cronaca

di Redazione

Il Tar ha dato ragione a Maurizio Conticelli. Il progetto di Via Roma è stato annullato. Si chiude, con la sentenza del Tar, un capitolo cominciato a novembre dello scorso anno quando il consigliere della Margherita - che sta all'opposizione nel Consiglio Comunale di Orvieto - aveva messo in atto tutta una serie di misure per bloccare quel progetto. Da una parte la petizione; dall'altra anche il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, arrivato prima della fine dell'anno. Quest'ultimo, ieri, gli ha dato ragione.

La struttura, lo ricordiamo, doveva essere molto simile a quella di campo boario, almeno dal modello virtuale, con variazioni, al di là di forma e dimensioni, sull'uso della parte in superficie.

Il costo era di 7 milioni di euro, per la metà provenienti dalla legge sulla Rupe e metà dalla casse comunali.

Doveva ospitare 650 auto su due piani e avrebbe permesso di liberare piazza del Capitano del Popolo, via Roma e piazza Cahen dai mezzi attualmente in sosta.

La copertura del parcheggio, a livello di via Quattro Cantoni, (unisce corso Cavuor con via Roma) è esteticamente graziosa, ma a molti sembrava poco fruibile.

Il campo di basket, "omaggio" che Maurizio Conticelli saprà apprezzare ma che ovviamente non è servita ad ingraziarsi il parere del consigliere, e i giardinetti attrezzati come parco giochi non erano sembrate ipotesi che potevano davvero servire a qualcosa al di là della definizione di "attrezzature sportive e "verde pubblico", che riempiono dal punto di vista semantico ma che corrispondono a realtà alquanto inadeguate in quel posto, al sole e al gelo, con il traffico costituito da centinaia di auto.

Ci sembrava buona l'idea dell'anfiteatro.

Quest'opera, come abbiamo ricordato, ha suscitato le ire del consigliere della Margherita Maurizio Conticelli, sia per problemi procedurali che per i contenuti, e in città si sottoscrisse una petizione contro questo lavoro, nell'auspicio che le scelte sarebbero state operate complessivamente con la destinazione d'uso della caserma Piave. Con la decisione del Tar, oggi, si dovrà ricominciare dall'inizio.

Pubblicato il: 23/05/2003

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