Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI


La storia del parcheggio di Via Roma, tra petizioni e ricorsi. Il tema del contendere

Approfondimento

Il parcheggio di via Roma finì, a novembre del 2002, nelle mani della Magistratura amministrativa. Si diceva, allora, che il parere del Tar sarebbe arrivatio non prima dell'Aprile scorso. E' arrivato a maggio. Il Comune, per cautelarsi, ha assegnato i lavori alla ditta che aveva vinto la relativa asta, la Icop di Udine, con una formula insolita, " con riserva". E la riserva si riferisce proprio all'esito del ricorso che il Tribunale decise di discutere nel merito a Aprile. Non esistendo " danno incombente" , lo stesso tribunale aveva respinto la richiesta di sospensiva.
Tempi lunghi, dunque, per l'inizio dei lavori che, al contrario, dovevano già essere a buon punto. Stando almeno alle assicurazioni date soltanto sul finire dell'estate del 2002. La fine dell'estate doveva coincidere con l'inizio dei lavori. Il ricorso al Tribunale Amministrativo, presentato dai consiglieri del gruppo della Margherita, si fonda sulla rispondenza del progetto approvato e sul quale è stata indetta l'asta e assegnati i lavori, al Piano Regolatore della città. I ricorrenti sostenevano che lo strumento urbanistico prevede espressamente, "per la zona di Piazza Cahen, spiazzo di via Roma compreso, un "unicum" per il quale vanno presentati progetti attuativi complessivi". Invece, l'Amministrazione Comunale ha fatto redigere il solo progetto del parcheggio insilato tralasciando tutto il resto. Sull'argomento, gli stessi consiglieri comunali, nell'ottobre 2002, hanno interessato anche il Prefetto di Terni, prospettando a lui anche altre situazioni, tutte collegate all'attuazione del Prg e, secondo loro, fuori dalla legalità amministrativa.
Ma non c'è soltanto la via giudiziaria che ora dice no alla realizzazione di quel parcheggio. C'è anche il malcontento di gruppi di cittadini, soprattutto gli abitanti della zona, che intravedono nella nascita del parcheggio insilato soltanto un aumento di rumorosità della zona e un aumento dell'inquinamento. Qualche centinaio di firme contro la costruzione del parcheggio vennero raccolte mesi fa e inviate al sindaco. Nell'opera anche il comune di Orvieto ha investito risorse non indifferenti accendendo con le banche un mutuo di circa sette miliardi di vecchie lire al fine di coprire la differenza tra il finanziamento previsto con la legge speciale e il costo dell'opera. Alla fine, senza contare ritardi e aumenti di costi a questi relativi, il nuovo parcheggio doveva costare quasi quindici miliardi di vecchie lire. Una somma, che chi lo contesta ritiene potesse essere spesa diversamente, considerando che di lì a breve si sarebbero libererati gli spazi della ex caserma, proprio di fronte all'area di via Roma.

Pubblicato il: 23/05/2003

Torna alle notizie...