Bilancio, tensioni nella maggioranza

di Stefania Tomba

ORVIETO - Da una tensione ad un'altra.  Se prima era la redazione del bilancio a scatenare frizoni all'interno della maggioranza, adesso la colpa di tanta turbolenza è degli emendamenti.  O meglio, del documento con cui il centrosinistra dovrebbe chiudere in maniera unanime la discussione sulla manovra.  

In particolare il fine settimana appena trascorso doveva servire a mettere la sigla di tutti i partiti sulla redazione finale del documento.  Ma così non è stato.  Di nuovo alla ribalta ci sono le questioni di metodo.  Agli alleati minori, insomma, in particolare a Rifondazione e Socialisti, piace sempre meno essere relegati in secondo piano ed essere chiamati a posteriori sulle scelte che il più delle volte nascono all'interno dell'asse di ferro Margherita - Ds.  Così sarebbe stato anche stavolta.  

Lo dice, a chiare lettere, Rifondazione che, nonostante i reiterati tentativi di "esclusione dal confronto" che sente di aver subito negli ultimi mesi (e ancora in questa occasione), ricorda "non solo di essere parte cruciale della maggioranza, ma di volerci restare".

"A fronte di un impegno preso dal sindaco per la elaborazione di un documento di coalizione condiviso, durante l'ultimo incontro di maggioranza, - denuncia la segretaria del Prc Rosanna Barbanera - in questi giorni, in sua assenza, è stato invece presentato alla firma di Prc, Sdi e Comunisti italiani, un documento elaborato esclusivamente da Ds e Margherita".  

Rifondazione ricorda il proprio atteggiamento "costruttivo e responsabile, nonostante la durezza e la complessità delle soluzioni proposte, che peraltro scontano - vuol sottolineare la Barbanera - una mancanza di dati che avrebbero forse consentito di modulare in modo più equo l'imposizione fiscale. Dati richiesti ufficialmente, oltre che pubblicamente, a tutt'oggi non ancora forniti".  Per tutte queste ragioni  rifondatori adesso fanno appello "per l'ennesima volta, al sindaco di farsi garante della compagine di coalizione e pretende che si affermi una modalità  di confronto e di elaborazione delle scelte di governo che garantiscano  una volta per tutte la pari dignità dovuta al Prc".  

Restano top secret, invece, i contenuti del documento che avrebbe dovuto vedere la luce questo fine settimana e che, per le frizioni emerse, rimane invece tuttora in gestazione.  Anche se indiscrezioni parlano, ad esempio in primis, della formalizzazione di richieste di "visibile discontinuità col passato", con riferimento anche alla composizione giunta (leggi cambio della guardia all'assessorato al Bilancio). Ma in ipotesi ci sarebbe anche una proposta di emendamento contro l'aumento dell'Ici sulle attività industriali artigianali e commercianti.  Un segnale di chiara risposta alle forti contrarietà alla manovra espresse in questi giorni dalle associazioni, associazioni di fronte alle quali i partiti di maggioranza, e soprattutti i Ds, non possono certo restare sordi.