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Alla Piave Un sistema di video sorveglianza e un servizio notturno di vigilanza

Sono tra le azioni immediate a cui pensa il Comune di Ovrieto. Gli amministratori dei Risosrse per Orvieto spa averebbero già segnalato nel passato la pericolosità e il degrado della struttura

foto di copertina

di Stefania Tomba

 

ORVIETO - Un sistema di video sorveglianza e un servizio notturno di vigilanza.  Sono le mosse che ha in mente il Comune per affrontare il problema di sicurezza pubblica che sta insorgendo nell'area di Vigna Grande tra gli stabili abbandonati della ex caserma Piave. 

 

Il progetto, volto a riparare una situazione di allarme che sarebbe stata segnalata, tra l'altro, anche in passato da Rpo al Comune, è diffuso in una nota della protezione civile che, pur riconoscendo oggettive situazione di pericolo negli spazi del "casermone", intende chiarire come "in relazione ai presunti furti di materiali e cose, tutto il materiale elettrico, compresi fili e motori, sono stati opportunamente smontati e immagazzinati presso un locale della stessa struttura" e, in particolare, che "l'altare ed il tabernacolo della ex chiesetta sono stati trasferiti presso la scuola di addestramento della guardia di finanza".

 

Intrusioni e ruberie alla Piave, comunque, ci sono e ci sono state.  E il problema principale resta, poi, quello della sicurezza pubblica che, allo stato attuale, non è assolutamente garantita.  Lo testimoniano le decine e decine di vetrate infrante e prese a sassate, quelle dei piani più bassi come quelle dei piani superiori, le numerose porte forzate che hanno costretto gli amministratori a ricorrere all'uso di chiavistelli, catene e lucchetti per chiudere con sicurezza gli accessi.  Per non parlare dello squallore di alcuni cunicoli, come detto, come quelli sotto i vecchi magazzini, per altro facilmente accessibili, dove a farla da padrona sono piccioni, escrementi e materiale vario di sfasciume: vetri e calcinacci, principalmente. Tra l'altro i problemi di sicurezza iniziano a riguardare anche la stabilità di alcune strutture, visto che è anche crollato una porzione di muro, sempre dietro i vecchi magazzini.

 

Il timore che, con il prolungato abbandono dei locali, si potessero creare situazioni di pericolo sarebbe venuto fuori a più riprese anche tra gli amministratori di Risorse per Orvieto che, in passato, avrebbero chiesto al Comune protezione per gli immobili abbandonati. Agli spazi in questione, infatti, chiunque può avere libero accesso e l'intera area corre costantemente il rischio di essere presi di mira, ed effettivamente lo è, da malintenzionati.  Insomma, la fortuna è che Orvieto non è Scampia, altrimenti quegli immobili sarebbero, con ogni buona probabilità, già da tempo infestatati da balordi.  

 

Una prima risposta, adesso, arriva dal centro servizi manutentivi del Comune che sta "predispondendo attraverso le necessarie autorizzazioni, un sistema di video-sorveglianza per garantire la sicurezza dei cittadini ed evitare gli atti vandalici".   Atti vandalici che "è indiscutibile - dice la protezione civile - che si ripetano quotidianamente con rottura di porte e vetri, ed è per questo - aggiunge - che si sta valutando di predisporre anche un servizio notturno di vigilanza dell'area".  Le intenzioni di salvar l'area dal degrado, insomma, ci sono.  Bisognerà vedere ora però anche quanto queste operazioni siano onerose, visto il clima di totale austerità che regna in Comune.

Pubblicato il: 25/02/2007

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