Parabole legali o abusive?

di Stefania Tomba

ORVIETO - Parabole nel centro storico, legali o abusive?  Con l'evidente proliferare di antenne paraboliche sui tetti della Rupe, ampiamente documentata dal nostro giornale, l'interrogativo sorge spontaneo visto che il regolamento comunale vieta la presenza di questo tipo di apparati all'interno del centro storico.  

L'istallazione sarebbe consentita, infatti, soltanto dietro rilascio di apposito speciale permesso. Quindi è lecito chiedersi quanti effettivi permessi siano stati rilasciati e sulla base di quale criterio. Insomma, quante parabole "legali" ci sono e quante sono invece "abusive".  La sensazione, e forse non solo quella, è che di autorizzazioni infatti ne siano state concesse e dunque richieste ben poche.

Sul medio lungo termine, intanto, come spiega l'assessore all'Ambiente e Arredo urbano, Nazzareno Desideri "è volontà dell'amministrazione togliere tutte questi apparati altamente impattanti da un punto di vista visivo, non sono certamente belli, ma momentaneamente l'alternativa non c'è".

 "La soluzione però sarà offerta, a medio-lungo termine, dalla tecnologia wimax - aggiunge Desideri - che ridurrà notevolmente le dimensioni delle antenne".  L'altra "pietra dello scandalo", documentata sempre ieri dal giornale, sono i ripetitori per la telefonia mobile istallati sulla duecentesca chiesa di San Francesco e sulla torre medioevale dei Pollidori in via Loggia dei mercanti.  "I ripetitori - replica l'assessore - sono perfettamente autorizzati e l'istallazione così come è stata fatta rappresenta una buona soluzione di compromesso tra l'assoluta esigenza della loro presenza e la necessità anche del minore impatto possibile". 

L'assessore solleva semmai un altro problema, che è quello dei refrigeratori sulle facciate delle abitazioni "che - lancia l'allarme Desideri - sul territorio stanno diventando veramente troppi".