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Autovelox. I multati si uniscono: ricorsi congiunti

Gli avvocati sono già al lavoro. E poi quell'autovelox che non colpisce i residenti di Bagnoregio, che lì non passano, desta sospetti e maliziose considerazioni

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - Ricorsi congiunti. Sarà questa con ogni probabilità la strada che decideranno di percorrere decine e decine di orvietani che ieri, verbale dell'autovelox alla mano, si sono messi in fila dall'avvocato.

Le oltre 900 "vittime", per il momento (ma i verbali si riferiscono soltanto ai mesi di settembre e ottobre) della postazione fissa per il controllo della velocità in località La Capraccia, nel Comune di Bagnoregio, non ci stanno e in molti sono pronti alle vie legali per non essere costretti pagare le contravvenzioni.

Salate, anzi salatissime. Il record deve averlo battuto un cittadino di Porano che se l'è viste recapitare addirittura 13 per un totale di alcune migliaia di euro. La preoccupazione adesso è per quelle che arriveranno nei prossimi mesi. Ed è proprio per questo che ieri mattina gli sportelli della municipale di Bagnoregio hanno fatto il pieno di gente che cercava di consultare i terminali per capire se, nel frattempo, avesse collezionato altre "fotografie".

E dopo le multe, oggi, piovono le critiche contro la postazione fissa presa addirittura a fucilate nel mese di novembre. "I settanta chilometri orari non possono essere giustificati dalla pericolosità di quel punto dove non si sono mai registrati incidenti stradali, al contrario di pochi chilometri più avanti, di fronte allo stabilimento per la lavorazione della plastica - dice un orvietano multato che per dieci anni e mezzo, in forza ad un corpo di polizia, ha fatto il pendolare tra Orvieto e Montefiascone - sarebbe interessante sapere, d'altro canto, quanti sono i cittadini di Bagnoregio multati, per capire quanto la scelta della postazione possa dipendere dal fatto che da lì la gente del posto non ci passa praticamente mai".

Insomma, nel coro della protesta si dice che quell'autovelox è in buona sostanza una "trappola" e una trappola per giunta "intelligente" perché andrebbe a colpire soltanto gli automobilisti di passaggio. Gli avvocati sono pronti, intanto, a sfoderare ogni appiglio legale: dalla taratura della macchina, alle autorizzazioni, al regolare funzionamento della stessa. E chi più ne ha più ne metta.

Pubblicato il: 13/01/2007

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