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Casello nord: da Barbabella mi sarei aspettato meno vittimismo e pi? realismo

Guido Turreni del Pdl

 

Devo ammettere che non sono affatto sorpreso dalla reazione stizzita e a tratti scomposta del Prof. Barbabella.

Sapevo di aver colpito nel segno, ed in modo molto duro, anche perch? la verit? sul ?fu? partito socialista ? quella che ?, e le urne ce l?hanno consegnata in modo limpido ed indiscutibile, anche ad Orvieto.

Mi aspettavo per? una reazione un po? pi? pugnace da una persona combattiva come Barbabella, meno vittimistica nello stile, questo s?, molto ma molto di moda ultimamente nella casta orvietana, che serve ?furbescamente? a fustigare la stampa quando occorre, oppure a screditare chi critica, attribuendogli una pecetta di impresentabilit? stilistica.

Al riguardo mi limito ad osservare che se ? certamente sacrosanto il diritto dei socialisti, o di Gialletti, di esprimere una opinione sul casello nord, altrettanto sacrosantamente deve poi essere consentita la critica, anche feroce, specialmente quando detta opinione risulta all?evidenza strampalata e indirizzata, invece, a nuora, perch? suocera intenda, come vado a dimostrarvi.

Nessuno dei socialisti e tantomento il Prof. Barbabella ha intenzione di costatare, di trattare o di prendere in consederazione la possibilit? che non esiste alcuna priorit? al di l? del PRIMO STRALCIO della complanare, perch? gi? progettato, gi? interamente finanziato ed appaltato; il primo stralcio della complanare serve come il pane, perch? dopo anni di ritardi ed un piano regolatore assurdo, concepito dai compagni di allora, finalmente prevede la realizzazione dell?agognato secondo ponte sul fiume Paglia per raggiungere l?Ospedale nuovo e per unire quella parte di citt? al di l? del fiume con la viabilit? principale.

Tutte le altre opere invece, ovvero l?ammodernamento della Todi-Baschi, la realizzazione del casello nord, la progettazione del collegamento con il futuro aeroporto di Viterbo e finanche la realizzazione del secondo stralcio della complanare, sono opere sostanzialmente allo stesso stadio, ovvero di l? da venire.

Nessuno di lor signori (absit iniuria verbis) vi dice la verit?, quando sostiene che va completata la complanare come priorit?, perch? il secondo stralcio di questa opera non sar? mai completato, almeno per ora, in quanto non ? nemmeno inserito nell?elenco delle opere pubbliche della Regione del prossimo quinquennio e dunque non ? affatto una priorit?, che potrebbe in ipotesi competere con altra diversa.

Ci? perch? la Regione non ha alcuna intenzione di finanziare la viabilit? di servizio del Casello Nord, tanto quanto non ha intenzione di finanziare il SECONDO STRALCIO della complanare che, come ci insegna il Prof. Barbabella, senza finanziamenti ? nato gi? morto.

E allora, di grazia, di quale complanare parliamo, di quella per arrivare comodi-comodi in discarica, oppure di un?opera che non ? stata ancora nemmeno finanziata ?

Se ci fate caso, infatti, loro glissano completamente sul mancato finanziamento del secondo stralcio della complanare ? e in questo sta una certa malafede ? per? vi illustrano a tratti con faziosit? estrema solo il problema della viabilit? di servizio del Casello Nord per farvi credere che ci? sia di ostacolo alla realizzazione della rivoluzionaria infrastruttura; del resto, da ultimo, pare stiano rispolverando anche la vecchia baggianata dei caselli troppo vicini l?uno all?alltro.

C?? per? un piccolo particolare sulla realizzabilit? della viabilit? secondaria di cui tutti sembrano (o meglio vogliono) dimenticarsi, ovvero il ruolo della Provincia Terni, e per essa della Vice Presidente della Giunta Loriana Stella, orvietana doc, e che tutti ben conosciamo.

E sta proprio qui il punto centrale di tutta questa polemica.

Ebbene la Signora Stella, che non pu? certo essere tacciata di simpatie berlusconiane, ha dichiarato pi? volte sulla stampa che la Provincia intende invece spingere molto sulla realizzazione del Casello nord, che sarebbe addirittura gi? a buon punto, persino nella progettazione, e, mi pare, anche nella progettazione della viabilit? secondaria.

Ultimamente la Vice Presidente ha per? dichiarato che non si capisce bene quale sia il motivo di una serie di strani ritardi, quasi a voler denunciare un gruppo di potere, pi? o meno occulto, che non vorrebbe la realizzazione del progetto.

Per questo nel mio precedente articolo ho parlato di faida a sinistra e di posizioni strumentali ed irresponsabili (fra cui quella di Gialletti) sulla pelle degli interessi della citt?: se si ostacola il casello nord, si ostacola l?ascesa politica ed amministrativa della Stella e, in finale, la sua credibilit? politica.

Chi sono i nemici politici della Stella ? Trattasi di risposta che lascio al diletto di chi mi legge, perch? a me, tutto sommato, non interessa un?acca; a me interessa invece che una infrastruttura utile, anzi utilissima, venga realizzata ad Orvieto, una infrastruttura che pu? potenzialmente rispondere a tre diverse esigenze: 1) rendere assai appetibile lo sviluppo nella nuova area industriale a nord di Bardano, come da piano regolatore, approvato da tutta la sinistra, socialisti compresi; 2) rimediare all?istante ai gravi errori urbanistici di omessa programmazione commessi in passato, magari quando il prof. Barbabella era Sindaco, per cui un mezzo pesante che esce dall?autostrada deve attraversare ben due centri abitati (Orvieto Scalo e Sferracavallo) prima di raggiungere la zona industriale di Bardano; 3) creare almeno le premesse valide affinch? in futuro si possa ivi realizzare uno snodo logistico, commerciale ed industriale che vada ad intercettare il traffico di persone e di merci che proverr? dal futuro aeroporto di Viterbo.

E? questo il progetto che pu? avere prospettive di sviluppo seriamente interessanti.

Ora, una qualsiasi classe dirigente politica locale dovrebbe adoperarsi per ottenere il pi? possibile per la propria citt? e per il proprio territorio, e quindi sarebbe logico e sensato chiedere alla regione 100 per ottenere almeno 50, da chi invece ci vorrebbe dare meno di 25.

E invece ? Invece la casta orvietana ti risponde che non lo vogliono questo casello, oppure ti vorrebbero far credere che addirittura non serve, perch? l?ha detto Mascio, che ci accusa di essere confusi, e che ci chiede di scegliere fra queste benedette pseudo-priorit?.

Questa classe dirigente locale dunque, invece di combattere il regionalismo del sottosviluppo, lo avalla, e chiede quindi ?25?, per tornare all?esempio di prima, per ottenere ancora meno.

E? questa la classe dirigente orvietana; un classe dirigente che ha paura di rivendicare tutta unita ed in modo efficace investimenti e opere pubbliche per il proprio territorio da un lato, e che ragiona ancora in termini di faida politica di bassissimo profilo, dall?altro, senza minimamente curarsi di quello che pi? conviene alla citt?.

Questa ? la ragione principale della nostra marginalizzazione in Umbria, e la storia politica della nostra citt? sta l? a dimostrarlo; una storia politica in cui il prof. Barbabella ed il sig. Gialletti sono decisamente inseriti da lunga, lunghissima data.

E se ti permetti di criticare le loro maest? e di affermare questa evidente realt? si offendono pure, e ti offendolo loro, dandoti del demagogo oppure facendoti passare per un furbo, non si sa neanche bene perch?.

Roba da matti.

Pubblicato il: 16/04/2008

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