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Nessuno Contro Imbastoni

Maria S.

Altro che nella chiese, ci vorrebbero nelle catacombe.
Imbastoni dice che c'? una sovraesposizione degli eventi religiosi: ha ragione.(Qui l'intervento di Imbastoni che abbiamo titolato Imbastoni contro tutti)  E fossi in lui mi preoccuperei. Ma non nel senso che pensa lui, ma perch? nessuno li impone. Sono solo il segno che il popolo cristiano, cio? la Chiesa, ? viva e vitale. Il Cristianesimo checch? lui  e altri ne pensino - e checch? e quanto ne parli la stampa- non ? un fenomeno in via d'estinzione per quattro beghine che spazzano le Chiese e sgranano il Rosario (e per? che bello che esistano ancora tante donne,  e non solo - come il gruppo di preghiera di Padre Pio dimostra- che dicono fedelmente il Rosario). Il Cristianesimo ? la risposta ai desideri del cuore. E per questo attira la curiosit? e i desideri della gente. Anche le arrabbiature, che sono per? segno inconfutabile di attaccamento a Cristo e alla sua Chiesa. E non creda Imbastoni alla solita macchinazione vaticana  e al complotto del baciapile che vogliono far tornare lo Stato Pontificio (non tutti pensano il mondo in termini di totalitarismo politico e antagonismo dialettico o materiale) pensi, e si preoccupi per questo, che tante persone, adulte, libere, spesso istruite, e assolutamente critiche  ritengono semplicemente l'ipotesi cristiana estremamente  pi? interessante delle barbose menate pseudo- alternative e vetero-rivoluzionarie del pensiero comune politicamente corretto normalmente "de sinistra".
Per questo, appassionate al loro ideale si muovono, organizzano, fanno convegni, mostre, concerti e petizioni, certi che la cultura cattolica abbia qualcosa di bello da comunicare al mondo. E poi naturalmente fanno ci? che ogni persona di mondo, ragionevole e informata, reputerebbe ridicola: pregano. Anche insieme. E dicono pure il Rosario, addirittura, in momenti di particolare necessit? anche le novene. Perch? sperano contro ogni speranza e sanno che la realt? -tutta-  ? fatta da un Padre buono.  Perci? non si spaventi Imbastoni, non vogliamo nulla togliere alla sua libert? e alla sua laicit?, non vogliamo alcuna egemonia culturale, ma neanche nessuna discriminazione - se possibile, ma non siamo cos? esigenti, neanche il dileggio - vogliamo solo che sappia una cosa che so benissimo creder? una bugia: che si pu? vivere -e all'occorrenza morire - solo per amore a Cristo.

Pubblicato il: 22/09/2007

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