Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Imbastoni contro tutti

di Giancarlo Imbastoni

Due sono gli aspetti della vicenda statua di Padre Pio che mi trovo costretto a chiarire:

PRIMO: valutazione mia soggettiva ma diffusa, senza nessun peso legale, su la sovraesposizione che gli eventi religiosi cattolici hanno sulla vita cittadina. Raduno di Loreto, immagine di Lourdes, convegno delle ACLI, Cresime a Ficulle sono il palinsesto dell'ultima settimana, il Corpus Domini ampliato a otto giorni di convegni, spettacoli e tanti altri episodi ancora, sono la prova che zitto zitto il Capoluogo Nord dello Stato Pontificio sta ritornando agli antichi splendori.

Ma come potrebbe essere altrimenti con un Sindaco di provenienza cattolica e un P. Democratico che essendo in rodaggio evita contrasti al suo interno sul punto debole più vistoso: la laicità. Eppure vi garantisco che il mio attacco non è strumentale in tal senso, io torno all'anticlericalismo per AUTENTICA DISPERAZIONE, e mi faccio volentieri portavoce di quello che NON CONVIENE A NESSUN POLITICO FARE:

CHIEDO di RIMETTETE LA RELIGIONE DENTRO LE CHIESE (ben 25 se non erro nel Centro Storico). E non si tratta di far togliere i crocifissi dalle scuole (come qualcuno vorrebbe farmi dire) ma che per esempio nel Circolo Didattico Sette Martiri i bambini che non fanno religione sono ormai 37, hai voglia a far finta di niente

SECONDO: l'aspetto urbanistico; questo vale per tutti, vi immaginate se ogni parte politica rappresentata in Comune chiedesse la sua quota parte di visibilità toponomastica e monumentale?
Craxi a Ciconia, Almirante a San Giovenale, Berlinguer a Sferracavallo, (il mio sogno è Ho cimin a Prodo). Questo aspetto non sfuggì ai più saggi tanto è vero che dopo la la via a Petri e Calipari ci fu un tacito accordo di soprassedere da tali rincorse e si iniziò a parlare di trovare un posto da dedicare a parco della memoria.

Il Centro storico di Orvieto è un luogo particolare da evitare per tali manifestazioni, e soprattutto Padre Pio non è di tutti, come non è bello vedere tutti e undici i vigili urbani alla processione di S.Anna ecc. ecc. Perché se (non sia mai) qualcuno facesse leva sulle sensibilità dei credenti per propri tornaconti politici o professionali, lui si brucerebbe nelle fiamme eterne dei miserabili.

Arrivederci in edicola alla prossima avventura: IMBASTONI contro la MAFIA CINESE.

Pubblicato il: 21/09/2007

Torna alle notizie...