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Largo ai giovani

Dante Freddi

di Dante Freddi

Il mio articolo “Largo ai vecchi” voleva dire cosa diversa da quella evinta da Filippetti e chi legge per capire cosa c’? scritto lo pu? verificare.

Volevo soltanto affermare che Mocio, Cimicchi e Barbabella, se trovassero le forme migliori per lavorare insieme, farebbero un gran bene alla citt?, per capacit?, esperienza, autorit?.
Punto e basta.
Non mi sento un rivoluzionario ma neppure impaurito dai cambiamenti, meno da quelli di trasformazione nei partiti, se ritengo ci sia sale e sapore e cuore.
Ho alcune opinioni e qualche pratica di “rinnovamenti” e so che l’autorit? e la competenza si acquisiscono con l’impegno, la formazione e l’esperienza. E i giovani debbono percorrere questa via per guadagnarsi un ruolo, in politica e nella vita.

La freschezza delle idee e dei comportamenti non sono riconducibili all’et?, ma all’educazione, alle convinzioni acquisite, alle azioni conseguenti.

Credo che Trappolino sia un bravo cristiano, ma della sua capacit? non ho prova n? conosco battaglie politiche o amministrative su cui ha costruito la sua leadership nei diesse. Certamente, se ci sono i presupposti, far? bene. E questo vale per lui e per tutti quei giovani che hanno la modestia ed il metodo per costruirsi pensieri e trasformarli in modelli di comportamento, in ideali, in progetti.

Nei passaggi generazionali, da sempre, l’aspetto pi? inquietante ? costituito dai vecchi di cultura e atteggiamenti , che si pongono come disinteressati promotori del rinnovamento. Sono generalmente quelli gi? espulsi, che cercano un ruolo che soltanto un cambiamento e nuove alleanze pu? garantire. E il pi? facile alleato ? chi non sa, perch? non c’era.

Auguri a Trappolino e a tutti i giovani che lo sostengono.

Pubblicato il: 31/01/2007

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