Partiamo dal buonsenso

di Gianni Cardinali

Debbo complimentarmi per il suo editoriale sui debiti del Comune di Orvieto, soprattutto per l?ultima parte che desidero riportare integralmente, perch? mi sembra un manuale del buon senso che abbiamo completamente perduto, almeno negli ultimi venti anni:

?Ci sar? da scegliere e se c?? da privarsi di qualcosa, viva il sostegno della stagione teatrale del Mancinelli, su cui cresce la nostra cultura, viva una biblioteca vitale, asili nido sufficienti, una viabilit? sicura, un ambiente sano, un?assistenza dignitosa. Insomma,una qualit? della vita dei cittadini decente, che ? il compito di una amministrazione locale. Per il resto, comportiamoci per quello che siamo e per come ci considerano: una comunit? di ventimila abitanti, che con gli altri paesi dell?Orvietano raggiunge poco pi? di quarantamila anime, un ventesimo della Regione dell?Umbria, in cui abitano un settantesimo degli italiani?.

Potremmo fare una disamina impietosa di come lo sperpero coniugato a forme megalomani abbiano dissanguato ed impoverito la nostra comunit?, ma la verit? sta in quelle parole comprensibili da tutti.

Mi permetto di aggiungere soltanto che, se cos? fosse, con tutti che facessero il loro dovere, esprimessero al meglio la loro intelligenza e disponibilit?, imparassero a rispettare e a rispettarsi, la nostra realt?, pur non essendo le cascate del Niagara, potrebbe attirare degnamente il  ?turismo di qualit?? (banalmente quello con i soldi!!).

Un centro storico di pregio che ancora non ? riuscito a privarsi delle auto circolanti e in sosta in Piazza Duomo non pu? proporsi addirittura ?al mondo intero che ci guarda e ci stima? (musica che sentiamo da troppo tempo!!) senza vergognarsi neanche un po?.

Poi si pu? discutere anche di altro.