Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
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Alla caserma Piave i falegnami non ci sono, ma forse i ?pinocchi? s

Giovanni Stella

di Givanni Stella

Quando ho letto la risposta del presidente di RPO sono rimasto, allo stesso tempo, lusingato e perplesso. Lusingato per i complimenti ricevuti sulla ?linearit? da falegname? mentre sono rimasto perplesso sulle ?bacchettate? ricevute per essere stato distratto. Poich? non ? usuale che io commetta disattenzioni, sono stato costretto a rileggere alcuni documenti, in particolare la Convenzione tra RPO e il Comune di Orvieto e il business plan.

 

La Convenzione ? il documento che regola i rapporti tra RPO e il Comune di Orvieto con riferimento alla caserma Piave. La Convenzione ?, senza alcun dubbio, un documento che impone a RPO di fare le cose che ho affermato che RPO si ? proposta di fare e che non condivido. In particolare l?art. 4 recita: ?RPO si obbliga a trasformare, urbanizzare, gestire e commercializzare l?area?.omissis?..?, ?si obbliga ad articolare la propria attivit? ?.omissis?..nella progettazione e realizzazione degli interventi edilizi necessari alla riqualificazione, ristrutturazione, trasformazione e valorizzazione dell?area?.

 

La RPO dovr? reperire le risorse finanziarie, ottenere le necessarie autorizzazioni, assolvere agli obblighi assicurativi, assistenziali, previdenziali e antinfortunistici relativi al personale dipendente.

Trattasi quindi di obblighi di una societ? operativa e non di una societ? di servizi, come da me descritto con ?linearit? da falegname? e condiviso pienamente dal Presidente.

 

Il business plan presentato, e non pu? essere altrimenti perch? deve essere l?attuazione della Convenzione, ricalca, anche se in forme meno nette e delineate, l?approccio operativo sopradescritto.

Esattamente il contrario di quanto affermato dal Presidente di RPO.

 

In buona sostanza per cambiare l?approccio di RPO da societ? operativa a societ? di servizi, ? necessario cambiare la Convenzione.

 

Da queste sintetiche considerazioni ho tratto la conclusione di non essere stato affatto distratto, ma di avere colto la sostanzialit? dell?approccio sbagliato del Comune e di RPO e di essere di fronte ad un soggetto che, probabilmente all?accoglienza non entusiastica del business plan, ha cambiato idea; o a un ?pinocchio?.

 

Se trattasi della prima circostanza il problema non ? la mia distrazione ma la mancata pubblicizzazione del cambiamento di opinione da parte del Presidente, ed ? questa l?occasione per precisarlo; se trattasi della seconda circostanza, ? compito di ?Geppetto? decidere di chiamare i boscaioli, dotati di asce e seghe, per troncare il naso dei ?pinocchi?, o perdonare.

 

Io non sono ?Geppetto?, n? un rude boscaiolo, ma un falegname con poco tempo.

 

 

Pubblicato il: 17/01/2006

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