Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
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Un popolo per bar e venditori di mutande?' ? il nostro popolo ? il popolo italiano

Aramo Ermini

Trova conferma che la necessit? di trovare argomenti per combattere la controparte e non il cercare il bene comune ? ancora il criterio principe che guida l?azione politica.

E? un peccato perch? molte intelligenze e molte energie vanno sprecate nella lotta tra le fazioni e non vengono invece utilizzate per il bene della gente, rischiando anche qualche infortunio.

E? quanto  succede  al Gentile Direttore di Orvietos? con il Suo articolo ? Orvieto e l?Oboe ?.

Nell?articolo, che invito a leggere, viene criticata la recente iniziativa notturna  Orvietana ? shopping sotto le stelle ? perch?  il popolo che ha affollato quella notte ? un popolo per bar e venditori di mutande rimpiangendo per Orvieto un trascorso  turismo danaroso e di elit?.

Vede gentile direttore, quel popolo schifato, io credo,  ? nient?altro che il popolo italiano, quello a cui la Costituzione della Repubblica affida la sovranit? dello Stato.

Il Popolo, una volta fatto per la maggior parte di contadini straccioni, operai e servitori e ora di impiegati, infermieri, ?portantini?, vigili del fuoco, lavoratori di polizia, ferrovieri, studenti, operai? magari rumorosi e vestiti non elegantemente.

Quale futuro si vuole per Orvieto: una citt? esclusiva, dove affitti e costo delle case sono proibitivi, una citt? di elit?, che espelle dalle proprie mura la vita e le persone reali, come da anni  sta gi? avvenendo ( vedi il trasferimento delle scuole a Ciconia , ecc? ) o una citt? schiettamente  popolare, una citt? aperta alla vita e non un museo, una citt? per tutti.

Una citt? che metta al servizio di tutti la sua cultura, la sua storia, la sua arte educando a rispettarla ed apprezzarla, dove le diverse componenti sociali possano convivere.

Credo che un progetto  per Orvieto deve affrontare queste tematiche per aver una seria idea di citt? altrimenti  si rischia uno sviluppo schizofrenico: da una parte una citt? per persone colte e danarose dall?altra una citt? per il popolo non-colto, che non sa apprezzare?. I prolet; da una parte Orvieto  sulla Rupe, Orvieto alta dall?altra Orvieto Scalo, Ciconia, Sferracavallo; da una parte i soldi, l?eleganza , le persone che contano, dall?altra i drammi dei miei amici Valentino ed Ivano Torricelli.

Risposta di Dante Freddi

Pu? accadere di non farsi capire o di essere fraintesi, ma ? evidente che faccio riferimenro al pensiero espresso da altra persona e su cui invito implicitamente a riflettere. L'articolo ? questo.

Pubblicato il: 26/08/2009

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