Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Fusione Cardeto - Monrubio, l'ex vicepresidente Cinti precisa di non aver nulla in contrario

L'avvocato chierisce che il sua avvicendamento alla vicepresidenza con Giorgio Perquoti è un avvicendamento normale, non modificativo né significativo

foto di copertina

ORVIETO - Fusione Cardeto - Monrubio, l'ex vicepresidente precisa di non aver nulla in contrario.  Lo afferma l'avvocato stesso, Francesco Cinti precisando il significato dell'avvicendamento alla carica numero due della cantina orvietana Cardeto che ha visto subentrare al legale orvietano l'imprenditore Giorgio Perquoti.

"Quanto scritto mi stupisce per le inesatte insinuazioni che collegano il mio nome ad un avvicendamento significativo proveniente da anonimi ben informati in riferimento all'ipotesi di una fusione delle due cantine cooperative orvietane - intende chiarire l'avvocato Cinti -  Significativo avvicendamento sta a presupporre cambiamento di soggetti e programmi che, per quanto mi concerne, sono limitati ad un semplice mutamento di cariche poiché, solo per motivi strettamente personali, ho comunicato al Consiglio il mio intento di lasciare la funzione di vicepresidente ad altro e più giovane consigliere".

 "Questo avvicendamento è normale, non modificativo né significativo - sottolinea ancora l'avvocato - in quanto mai ho assunto posizioni avverse ad una sinergia fra le due cooperative dell'Orvietano che, stante le attuali e future difficoltà che investono il mercato del vino, ritengo possa essere elemento positivo per una identità programmatica futura".  Il progetto di fusione tra le due cantine, avanzato già una decina di anni fa e poi accantonato, è tornato alla ribalta negli ultimi tempi. Rilanciato anche dall'appello formulato dal presidente della Monrubio, Tommaso Picciolini all'indomani della sua riconferma. Più abbottonato, invece, almeno fin qui, l'atteggiamento della Cardeto sulla vicenda.  

Pubblicato il: 19/11/2006

Torna alle notizie...