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Don Luigi Ciotti e il 'Gruppo Abele'

Approfondimento

La storia di Don Ciotti non è una storia di buoni sentimenti, ma una storia fortemente connessa alle scienze dell'educazione.
In lui c'è lo sforzo di studioso della realtà e interprete della sofferenza. E' un prete - e non l'unico -che ha dedicato la vita ad azioni di carattere sociale, soprattutto la tossicodipendenza. Ma Don Luigi Ciotti fa notare che prima ha iniziato l'azione che ha portato al Gruppo Abele e poi si è fatto prete.
Le sue posizioni non sono mai frutto di una proposta protagonistica: rifiutare il protagonismo significa organizzare le cose in modo tale che il protagonismo sia incompatibile con l'organizzazione stessa. "Persone e non problemi" e "restituire l'uomo all'uomo": sono due frasi fondamentali nel lavoro di Don Luigi Ciotti.
Il punto cardine di una riflessione fondamentalmente pedagogica è il nodo costituito dall'impatto fra un progetto di liberazione e la resistenza di chi sarà liberato. L'elemento fondamentale sta nel costruire figure professionali che si distinguono dalla generosità del volontariato. L'elemento cardine è quello della responsabilità, una parola che si può contrapporre ad onnipotenza: noi non siamo onnipotenti e per questo ci assumiamo una responsabilità in una storia, in un processo.
Ed è su questi livelli che si misura la fatica di Don Luigi Ciotti. Assumere una responsabilità vuol dire sapere che vi è un rischio continuo di essere accusati di ciò che è esattamente l'opposto per cui si opera. E' un rischio che fa parte dell'attività educativa.
Don Luigi Ciotti è nato a Pieve di Cadore il 10 settembre 1945 ed è emigrato a Torino. A 17 anni ha cominciato ad organizzare quello che in seguito verrà chiamato "Gruppo Abele". Ha vissuto per tre anni dormendo sui treni della stazione di Porta Nuova, con i ragazzi della sua città che erano allo sbando.
Da lì sono nate le iniziative riguardanti il mondo della droga, dell'alcolismo, del carcere e della prostituzione minorile e degli adulti. Nel 1982 ha contribuito a realizzare un coordinamento nazionale fra le comunità che in tutta Italia si occupano di marginalità.
Tra i 1984 e il 1985 ha partecipato alla costituzione della Lega per la lotta all'AIDS, di cui è stato il primo presidente. Dal 1995 presiede l'Associazione "Libera", un organismo costituito da 700 gruppi sparsi sul territorio italiano il cui scopo è quello di combattere la criminalità e la mafia.
Alcuni dati sull'attività del Gruppo Abele testimoniano l'alto e meritorio impegno profuso dal 1966 ad oggi da Don Ciotti; nel corso di questi anni il Gruppo Abele si è strutturato in ben 45 attività nelle quali agiscono 150 operatori e tempo pieno e circa 200 tra collaboratori, volontari e giovani che svolgono il servizio civile. Esse possono essere distinte nelle seguenti aree di principali: accoglienza, cultura, lavoro, cooperazione internazionale, pubblicazioni. Il Gruppo Abele gestisce, inoltre, centri di accoglienza per tossicodipendenti, per persone con problemi di AIDS, per immigrati extracomunitari e non poche cooperative sociali per favorire il reinserimento lavorativo di giovani in situazioni di disagio.
Non mancano gli interventi di natura culturale, rivolte prevalentemente alla realizzazione di progetti formativi, educativi, preventivi; in particolare, il Gruppo Abele gestisce la Casa Editrice "Edizioni Gruppo Abele" che pubblica da quattro anni le riviste: "Animazione sociale", "Narcomafie", "Annuario sociale", "Euronote", gestisce inoltre la libreria denominata "La Torre di Babele" con annesso uno spazio di giochi e libri per bambini e un Centro Studi, Documentazione e Ricerche che raccoglie con sistematicità materiale informativo, formativo e di approfondimento sulle problematiche di accoglienza, denuncia e promozione culturale che vedono impegnato il "Gruppo Abele".
Significative anche le iniziative di cooperazione internazionale relative a progetti di formazione sociale e culturale gestiti da Paesi in via di sviluppo quali: Burkina Faso, Costa d'Avorio, Repubblica del Benin, Guatemala, Bielorussia.
Al centro di tutto continua ad essere il ruolo insostituibile di Don Ciotti.

Pubblicato il: 28/04/2003

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