"Tutta la vicenda è frutto di un macroscopico equivoco che sarà chiarito al più presto

ORVIETO - "Tutta la vicenda è frutto di un macroscopico equivoco che sarà chiarito al più presto: si tratta di una questione di natura meramente amministrativo - finanziaria. I clienti del mio assistito non hanno nulla da temere".  E' quanto tiene a sottolineare il legale difensore del professionista orvietano, l'avvocato Sergio Finetti, presidente dell'ordine forense della Rupe.  

A tenere col fiato sospeso i clienti dello studio notarile, infatti, almeno i contraenti degli atti per i quali non sono state versate affatto le imposte, è il principio di "responsabilità solidale" per cui qualora il notaio non versi il dovuto all'erario, subentra lo stesso dovere da parte dei contraenti che in questo modo si troverebbero a pagare due volte. Salvo poi fare rivalsa sul notaio stesso.  

Lo scandalo investe una famiglia particolarmente in vista in città con una tradizione notarile affermata da generazioni e un impegno speso anche in politica a livello regionale.  Lo studio è tra i più affermati in città e cura pratiche importanti. Anche per il Comune, che nel 2004, ad esempio, si era affidato proprio allo studio Pongelli l'atto costitutivo della società di capitali denominata "Risorse per Orvieto S.p.A.".