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Primi interrogatori in procura sul traffico illecito di traversine

Domani comparirà di fronte al magistrato Annalisa Giusti uno degli orvietani coinvolti nella vicenda

ORVIETO - Primi interrogatori in procura sul traffico illecito di traversine stroncato dal Noe la scorsa settimana con la denuncia (per traffico e gestione illecita di rifiuti, peculato e falso) di 15 persone, tra cui due orvietani.  
Per la giornata di domani comparirà di fronte al magistrato Annalisa Giusti uno degli orvietani coinvolti nella vicenda: un cinquantenne di Ciconia sottoposto, insieme ad altri 4 indagati, all'obbligo di dimora nel Comune di residenza. Dovrà chiarire la propria posizione in merito al traffico illecito di traverse ferroviarie su cui nell'ultimo anno si era appuntato l'interesse del Noe di Perugia, dopo la comparsa su una rivista locale di alcuni annunci economici che pubblicizzavano la vendita del materiale in questione.

Era il febbraio del 2005. Scattò allora l'operazione "Creosoto" che portò a diversi sequestri tra l'Orvietano e il Viterbese e, da ultimo, alle denunce spiccate in questi ultimi giorni. Nel registro della procura figurano anche 4 dipendenti di Rfi. Le traverse trattate con sostanze cancerogene costituiscono rifiuti speciali pericolosi che richiedono, infatti, speciali procedure di smaltimento. Dall'indagine, però, è emerso che parte delle traverse, che le Ferrovie sostituivano con quelle più moderne, invece che essere trasferite in Svizzera dove dovevano essere smaltite venivano vendute, al prezzo di 5-7 euro ciascuna, ad aziende agricole ed imprese edili.

Pubblicato il: 09/08/2006

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