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Contro la liberalizzazione dei servizi pubblici

La maggioranza del Consiglio comunale di Orvieto rifuta la liberalizzazione dei servizi pubblici locali

Politica

Nella seduta del 14 aprile, il Consiglio comunale ha approvato, 9 favorevoli, contrario Turreni, astenuti Fella e Olimpieri, la mozione presentata dal gruppo di Rifondazione comunista in merito alle disposizioni di contrarietà e rifiuto della liberalizzazione dei servizi pubblici locali prevista negli accordi GATS del WTO di Cancun (settembre 2003).
Le cose stanno così. L'accordo generale sul commercio dei servizi (Marrakech, 1994) ha come obiettivo la progressiva liberalizzazione dei servizi pubblici ed estende così la logica di mercato a tutti i campi fondamentali della vita umana, di cui il vertice del WTO di Cancun (Messico) in programma per il prossimo mese di settembre, costituisce una tappa decisiva in vista della definizione dei nuovi accordi GATS, ovvero l'Accordo Generale sul Commercio nei Servizi. L'osservanza delle regole del GATS riguarda, oltre alle autorità nazionali, anche le autorità regionali e locali competenti per la gestione dei servizi. I settori di negoziazione in ambito GATS sono business, comunicazioni, edilizia e ingegneria, distribuzione, istruzione, ambiente, finanza, sanità e servizi sociali, turismo, cultura, sport e intrattenimento, trasporti e altri servizi.
La mozione, nel sottolineare che le liberalizzazioni dei servizi attuate in base al GATS rappresentano "una forte limitazione della sovranità dei singoli Stati membri, delle Autonomie Locali", esprime preoccupazione per le conseguenze in settori fondamentali nella vita dei cittadini come, sanità, trasporti, educazione scolastica, previdenza sociale, servizi idrico.

Il documento approvato, che verrà inviato al presidente della Commissione europea, al presidente del Consiglio dei ministri, ai capigruppo parlamentari e alle associazioni degli enti locali, impegna la Giunta comunale ad intervenire presso il Governo italiano affinché
- ponga fine allo stato di segretezza nel quale si conducono i negoziati,
- informi tempestivamente il Parlamento, le organizzazioni delle autonomie locali, i cittadini sullo stato delle trattative e sulle posizioni assunte dal nostro Paese, nonché sulle proposte che saranno avanzate presso la Commissione europea,
- rifiuti la sottoscrizione di accordi che estendano la liberalizzazione dei servizi pubblici, in particolare nel settore della sanità, dell'istruzione, della previdenza e nei servizi pubblici locali,
- operi perché si riduca l'invasività del GATS e si ristabilisca la sovranità nazionale e locale nella definizione dei regolamenti sulla fornitura dei servizi,
- promuova campagne di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulla pericolosità delle questioni poste all'ordine dei lavori nel prossimo vertice WTO,
- riaffermi l'importanza della gestione pubblica dei servizi in settori fondamentali per il benessere dei cittadini.
La mozione, inoltre, impegna il sindaco e la Giunta comunale a salvaguardare la gestione pubblica dei servizi locali.

Pubblicato il: 17/04/2003

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