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Le Crete: sui rifiuti l'ombra della camorra

La procura: i trasporti dalla Campania affidati a società affiliate ai clan. Fissata l'udienza preliminare per l'11 di ottobre

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ORVIETO - Sui rifiuti l'ombra della camorra.

La ipotizza la procura di Orvieto sulla scorta degli accertamenti avviati nel filone dell'inchiesta su "Le Crete" che ha riguardato i trasporti. Secondo quanto emerge dalle carte in mano al magistrato, infatti, nell'ambito del II accordo di programma, il mandato per logistica sarebbe stato assegnato alla Sao (l'utile netto dell'azienda sui trasporti ammonterebbe a 2milioni di euro) che lo avrebbe poi concesso in subappalto alla Interpark, una società controllata dal gruppo Agarini, che lo avrebbe sua volta, infine, affidato a 2 società campane affiliate ad un clan camorristico di notevole spessore: la cosca Mallardo-D'Alterio.

Le società, con sede a Giugliano, nel Napoletano, entrambe colpite da provvedimenti antimafia del prefetto di Napoli nel 2003, avrebbero trasportato 45mila tonnellate di rifiuti destinate a "Le Crete" fatturando circa un milione e 300 mila euro. La procura contesta tra l'altro anche il sistema di affidamento dei trasporti che non è passato per una gara pubblica e violerebbe l'ordinamento del ministero che impone l'affidamento a società a capitale pubblico. 

Sul fronte più ampio dell'inchiesta (i reati vanno dall'abuso d'ufficio, al falso, alla violazione del decreto Ronchi) la procura, più in generale, non ammette "l'origine" dei rifiuti in quanto il piano regionale non autorizza gli impianti allo smaltimento dei rifiuti provenienti da altre Regioni. Né il magistrato ravvisa deroghe applicabili all'interno del piano regionale o all'interno del decreto Ronchi. A tenere d'occhio l'intera inchiesta, che giungerà in aula con l'udienza preliminare fissata in questi giorni dell'11 ottobre, intanto, è anche la corte dei Conti per i danni erariali che avrebbero subito sia la Regione Campania che la Regione Umbria.

Gli indagati risultano: l'ex commissario per la Campania, Giulio Facchi, l'ex assessore regionale all'ambiente, Danilo Monelli, l'ex sindaco di Orvieto, Stefano Cimicchi, i dirigenti della Sao: Sante Agarini, Giorgio Custodi, Francesco Ansuini, Antonio Fabrizi e Roberto Piermatti, l'ex dirigente delle politiche ambientali della Regione, Mario Valentini, il presidente del consorzio napoletano dei rifiuti, Mimmo Pinto e l'ingegnere capo del Comune di Orvieto, Mario Angelo Mazzi.    

Pubblicato il: 30/06/2006

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