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Homo technologicus

Giovedì 29 giugno, presso l'Aula Magna - Chiesa di San Giacomo Maggiore, conferenza-seminario organizzata dalla Fondazione per il  Centro Studi "Città di Orvieto" in collaborazione con il Circolo Bateson

Al Centro Studi si discute di "Homo technologicus". L'epistemologia, la filosofia della scienza, i rapporti tra uomo e "macchine" in un mondo radicalmente trasformato dalla tecnica, saranno al centro della "conferenza - seminario" organizzata dalla Fondazione per il Centro Studi "Città di Orvieto" in collaborazione con il Circolo Bateson. L'appuntamento è per il prossimo giovedì 29 giugno, alle ore 17, presso la Chiesa di S. Giacomo Maggiore, in Piazza del Duomo.

Il Circolo Bateson è un laboratorio di studi e di ricerca sull'epistemologia dei sistemi viventi, fondato a Roma nel 1990 da un gruppo di amici interessati al pensiero di Gregory Bateson. Figlio di William Bateson, il celebre scienziato continuatore dei fondamentali studi di genetica condotti da Mendel, Gregory Bateson (1904-1980) attraversò ed unificò ambiti di studio quali la biologia, l'antropologia, l'etologia, la cibernetica, la psicologia, la teoria della comunicazione, che la scienza ufficiale tiene solitamente separati.  Fu pensatore originale ed eterodosso il cui linguaggio "ecologico" va annoverato fra i tentativi più alti compiuti nel XX secolo per ripensare la condizione umana nell'era planetaria.

Il tema centrale della conferenza è la figura dell'Homo technologicus: un ibrido di uomo e macchina, figlio dell'attuale crisi della scienza e di un mondo trasformato dalla tecnica. Gli interventi  analizzeranno i prodotti e le caratteristiche dell'impresa tecnologica, con l'intento di inserire la tecnologia nella più ampia prospettiva della cultura umana e dell'epistemologia. Prenderanno inoltre in esame le figure di automi dall'antichità fino ai moderni robot che dovrebbero prendere il posto dell'uomo, le nuove forme di intelligenza artificiale e gli sviluppi recenti della tecnologia.

Il tema sarà introdotto da Rosalba Conserva. Seguiranno gli interventi di: Luca Umena, Aspettando Robot; Giuseppe O. Longo, Università degli Studi di Trieste, Chi ha paura dell'androide?; Paola Musarra, L'irruzione delle tecnologie nella scuola; Giorgio Narducci, Turing e la morfogenesi: vedere crescere le margherite. Le forme artistiche della Natura di E. Haeckel (proiezione delle tavole con sottofondo musicale di J. Brahms).

 

Pubblicato il: 27/06/2006

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