Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Dalla tribù acustica all'altrocanto

La musica popolare nel nuovo millennio, un "folkarnaio d'autore", intelligenza, sentimento, movimento. Questo e molto di più è ALTROCANTO

Società

di Maria Flavia Timperi

La storia degli ALTROCANTO parte da lontano, ovvero dalla fine del '93 quando il gruppo si forma e, quasi per gioco, sceglie di chiamarsi BAU BAU.

Presto convertiti in TRIBÙ ACUSTICA, nome che li accompagnerà fino alla primavera del 2001, sono una Banda Folk originariamente composta da quattro elementi e strumenti del tutto acustici: Sandro Paradisi alla fisarmonica, Lucio Giovannella alle percussioni, Andrea Caponeri alla chitarra classica e voce, Raffaele Petrangeli al mandolino.

Con un repertorio inizialmente legato al recupero della musica tradizionale dell'Italia centro-meridionale e omaggi alla grande tradizione della canzone d'autore italiana cominciano, a suon di De Andrè, Capossela, Fossati, Mau Mau, Paolo Conte, a farsi spazio tra sagre paesane e birrerie, piazze e pub.

Nel '96, con l'ingresso alla chitarra solista di Andrea Massino, la TRIBÙ dà inizio alla sperimentazione di altre sonorità, diventa officina artistica di suoni e parole ed inizia a comporre brani originali a cui collabora, come autore di molti testi, Walter Leoni.

La loro formula funziona, arrivano i consensi e le soddisfazioni: una serata con gli Avion Travel, la collaborazione con Pepi Morgia, la partecipazione ad importanti rassegne accanto ai più interessanti nomi della canzone d'autore, ma soprattutto i concerti dove si concretizza l'interesse della gente per le loro note e l'entusiasmo per i loro ritmi (in ventimila ballavano al loro concerto di Perugia per l'ultimo dell'anno del '99).

Intanto, ragioni di omonimia con un altro gruppo che a tutt'altro genere si dedicava, inducono la TRIBÙ a mutare pelle e a porre fine ai frequenti equivoci di quanti chiedevano loro un pezzo reggae. È così che scelgono di ribattezzarsi ALTROCANTO, ovvero un diverso modo di fare canzoni, una diversa forma e una nuova prospettiva; non a caso l'etimologia di ALTROCANTO suggerisce un altro angolo e quindi un diverso punto di vista, un'ottica inedita da cui guardare le cose e tradurle in musica.

La formazione del gruppo cambia: Raffaele abbandona per ragioni di lavoro sostituito al basso da GianMarco Fusari e si aggiunge alla chitarra acustica Simone Gianlorenzi; esce il loro primo album live "Rifiuti e Tributi", i viaggi si allungano e raggiungono, senza nessuna promozione o agenzia di booking, piazze lontane; la forza del passaparola li porta al festival "Radici" di Vignanello (PZ) e alla 59° Mostra del cinema di Venezia per il concerto della sezione "CinemAvvenire", fino a fare da spalla ad Edoardo Bennato al concerto dello scorso Capodanno ad Ancona.

Dopo oltre 230 esibizioni e quasi dieci anni trascorsi a suonare "con grazia plebea, le mani che sudano" è finalmente prevista per questa primavera l'uscita del loro primo cd da studio "Il difetto delle cose", più volte slittata per problemi tecnici, quaranta minuti di materiale inedito ed originale, chicche riconoscibili per la consueta poesia e intelligenza, ritmo e movimento a cui la TRIBÙ, pardon! ALTROCANTO ci hanno abituato; per il resto «non c'è molto da dire anche perché è impossibile raccontare la musica, non si può parlare dell'atmosfera di un suono o dell'emozione di una parola che rimbalza sulla melodia. L'esperienza ALTROCANTO non si spiega, si vive!».

Gli ALTROCANTO

Pubblicato il: 20/03/2003

Torna alle notizie...