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Un'area di parcheggio per camion a Bardano

Il Comune alienerà un terreno di sua proprietà in località "Fontanelle di Bardano" per realizzarvi un'area a servizio  autotrasporto. Ampio dibattito...

Nella seduta del 28 settembre u.s., il Consiglio Comunale ha approvato (13 favorevoli, 3 contrari: Cortoni, Conticelli, Morcella, 2 astenuti: Zazzaretta Olimpieri) l'alienazione di un terreno di proprietà comunale in Località "Fontanelle di Bardano" da destinare a deposito dei mezzi per l'autotrasporto.

L'assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Germani ha spiegato che "si tratta di un terreno di proprietà del Comune situato nella zona industriale di Bardano, nelle vicinanze dell'ex Lebole, che l'Amministrazione comunale mette in vendita perché non utilizzato e del quale non se ne vede al momento la destinazione. Nel PRG l'area in questione è destinata a parcheggio territoriale per coloro che fanno attività di trasporto con camion, costretti oggi a lasciare i propri mezzi in diverse parti del territorio. Questa decisione permette che gli imprenditori del settore trovino soddisfazione nell'ambito delle aree industriali. L'area ha una superficie di 6.400 mq con un valore stimato di 16 euro al metro, per un importo complessivo di 100.000euro di base d'asta pubblica che verrà effettuata"

In sede di dibattito, il consigliere Maurizio Conticelli (Altra Città) ha espresso "perplessità sull'ipotesi di svendita del terreno comunale a fronte della previsione urbanistica poco redditizia sulla speculazione di mercato. Non comprendiamo perché l'unico lotto destinato a parcheggi sia quello del Comune. Comprendo le pressioni degli organi preposti al controllo che rilevano il parcheggio abusivo di autotreni in zone sparse del territorio comunale. Un anno fa abbiamo approvato un PRG che come elemento di novità ha inserito 20 ettari di nuove zone industriali, perché allora non inserire lì una previsione di parcheggio territoriale permettendo al Comune di rivisitare la zona di cui dispone nell'area industriale? Ci facciamo carico del disagio lasciando al privato le speculazioni. Non insistiamo nell'ipotesi sbagliata dal punto di vista urbanistico e di politica patrimoniale invitando l'Amministrazione comunale a ritirare l'atto per i necessari approfondimenti".

Il consigliere Franco Raimondo Barbabella (SDI) ha affermato che "Conticelli per certi aspetti ha ragione. Talvolta diamo l'impressione di rincorrere i problemi. Su questo problema delle aree di sosta per i mezzi pesanti dobbiamo misurarci in modo concreto, programmatico. Il problema è di rilievo tale che credo dovrà essere considerato in una operazione di adeguamento dello strumento urbanistico. È una questione che si collega alla realizzazione della Complanare tenendo presente che l'area industriale va collegata alla viabilità. Comprendo però la questione dell'urgenza e di una risposta in tempi rapidi che va considerata come prima risposta a un problema esistente". 

Il consigliere Felice Zazzaretta (AN) ha sostenuto:"Sono d'accordo sul valore determinato dai tecnici e sull'asta pubblica. Purtroppo di questo problema in passato non ce ne siamo mai occupati nelle varie rivisitazioni del PRG. Critico la non programmazione del PRG e il fatto di risolvere i problemi sempre all'ultimo momento. Servono risposte che l'Amministrazione Comunale deve dare. C'è gente che è andata fuori trovando adeguate locazioni, quindi ci troviamo di fronte ad un'operazione che va fatta per poter dare delle risposte". Per il consigliere Giancarlo Imbastoni (RC) "l'area rientra nel discorso del bilancio. Si tratta di una contingenza oggettiva che potrebbe e dovrebbe essere uno di quegli atti da ripetere in futuro in quanto, per i risvolti economici che assumono, possono contribuire alla calmierazione senza speculazioni. È chiaro, infatti, che il terreno viene messo all'asta come parcheggio, che potrebbe diventare coperto, ma comunque stimato come parcheggio e non come deposito, magazzino, fino a capannone industriale".

Il consigliere Luca Giardini (AN) ha affermato che: "la logica è che ci sono operatori che hanno mezzi pesanti che non sanno dove parcheggiarli, quindi troviamo un'area da alienare per adibire a parcheggio. Il sistema dell'asta pubblica consente di attribuire un bene ad un solo soggetto, il più ricco, che non è detto che abbia bisogno del parcheggio, che investe e lo affitta agli altri! Allora, perché non affittare la struttura a una società, un Ente o cooperativa, che a sua volta affitti? Ci sarebbero dei benefici con un reddito costante nel tempo per l'Amministrazione comunale, non ci sarebbe disparità di trattamento fra operatori, si creerebbero opportunità di lavoro. Se proprio dovete vendere facciamolo in più lotti. Frazionatelo in più soluzioni per facilitare più trasportatori. Il nostro voto contrario, perché le spiegazioni dell'Assessore in parte non convincono. Non convince il modo con cui viene attuata la soluzione". Per Roberto Meffi (La Margherita) "Il problema va risolto. C'è un problema immediato. La proposta di Giardini è fattibile in prospettiva e giustamente da approfondire, ma oggi dobbiamo dare queste risposte nell'immediato, perché le aziende vanno altrove. Siamo favorevoli all'atto proposto dalla Giunta".  Il consigliere Fabrizio Cortoni (Altra Città ha ritenutol'osservazione di Giardini "pertinente: perché sprecare una possibilità di prevedere il migliore rendimento di un bene patrimoniale? Il Comune deve organizzare l'area per consentire la sosta dei mezzi pesanti, facendo salva la proprietà dell'area. La logica di fornire servizi è anche questa: organizzare il lotto da adibire a parcheggio e stabilire un canone di affitto destinato a chi è iscritto all'albo dei trasportatori. La cifra della gara serve solo a giustificare una voce in bilancio". Il consigliere Stefano Olimpieri (AN) si è dichiarato sulla stessa linea di Giardini: " Se quell'area fosse gestita da una cooperativa sociale già sarebbe un elemento vincente perché darebbe un segnale chiaro e la somma derivante sarebbe inglobata nell'equilibrio di bilancio. Contestiamo la proposta dell'Amministrazione comunale: l'area è necessaria per gli autotrasportatori è vero, ma dovremmo modificare la tipologia di approccio al problema, riservandoci condizioni future di alienazione più vantaggiose".

Il consigliere Gianpietro Piccini (CI) ha affermato che "una previsione di PRG induce all'utilità del parcheggio in quella zona. Siamo in ritardo rispetto alla realizzazione di servizi che ci doveva essere da tempo e anche le ordinanze possono avere poca efficacia incerti casi. Con la vendita del terreno il servizio lo realizza un privato. Operazione elementare che non ha bisogno di commenti. Siamo favorevoli". 
L'assessore Giuseppe Germani per replica ha dichiarato che: "L'obiettivo è quello di andare sempre avanti sulla qualificazione del patrimonio comunale che non va lasciato improduttivo. Da 15 anni l'area è nel PRG come F1A quindi esiste una previsione di piano che viene da lontano. Sulla proposta di Giardini, diciamo che l'Amministrazione non può farsi carico di risolvere anche la questione della gestione dei parcheggi per i mezzi di trasporto. Una società per gestire questi tipo di parcheggio è impensabile e frazionarlo non permetterebbe una adeguata fruizione dell'area. Diamo una prima risposta al problema".

 

 

 

 

Pubblicato il: 03/10/2005

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