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L'aviosuperficie dell'Alfina interessa anche le province limitrofe

Il comune di Orvieto svolge il lavoro di coordinamento

Politica

L'Amministrazione comunale di orvcueto ha scelto la strada della sinergia con altre istituzioni dell'Area orvietana, dell'Alto Lazio e Bassa Toscana per dare definitiva soluzione a questioni come l'Aviosuperficie dell'Alfina, ma anche per avviare il confronto su tematiche nuove come il Parco archeologico territoriale, a cui dovrebbe estendersi il futuro parco Archeologico ambientale dell'Orvietano, che è in fase di istituzione da parte della Regione Umbria.

Dopo un primo incontro svoltosi nei giorni scorsi tra gli esecutivi dei Comuni di Orvieto e di Castelviscardo nel corso del quale sono stati discussi i temi aperti tra i due Enti trovando, peraltro, i necessari accordi su altre questioni come la rettifica dei confini, l'area artigianale dell'Alfina, le recinzioni e una serie di lavori di manutenzione, l'Amministrazione comunale di Orvieto ha promosso la costituzione di un gruppo di lavoro con i rappresentanti dei diversi enti interessati, fra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e l'Aereoclub dell'Alfina, mentre sono stati avviati gli incontri necessari con i rappresentanti istituzionali delle altre amministrazioni.
Così, dopo il Comune di Castelviscardo, in questi giorni l'assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Germani, ha incontrato il sindaco del Comune di Bolsena, Paolo Equitani che si è reso disponibile ed interessato al progetto dell'Aviosuperficie dell'Alfina e del parco archeologico territoriale.

«L’aviosuperficie dell’Alfina-sostiene l’assessore Giuseppe Germani- è considerata strategica per lo sviluppo economico non soltanto dell'Area orvietana ma di alcune zone del Viterbese e del Senese.È una infrastruttura che potrebbe assumere una importanza significativa anche alla luce della prossima rifunzionalizzazione delle ex Caserme di Orvieto. Il parco archeologico territoriale è un progetto la cui portata, anche sotto il profilo storico, archeologico e culturale, assume un significato estremamente rilevante per l'area vasta dell'Italia centrale, ove è stata significativa la presenza delle civiltà etrusca e romana.
L'obiettivo, una volta istituito con legge regionale il Parco acheologico dell'Orvietano - conclude l'assessore - è quello di estenderlo in un ambito territoriale più vasto, che riconnetta fra loro le emergenze storiche ed archeologiche di un territorio molto vasto del Centro Italia situato tra l'Umbria, il Lazio e la Toscana. In questo senso stiamo attivando una serie di rapporti interistituzionali anche con le Amministrazioni provinciali di Viterbo e Siena, oltre che con la Provincia di Terni».

Pubblicato il: 01/03/2003

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