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Suicidio in carcere, si indaga

Un detenuto di trentuno anni si è suicidato nel carcere di via Roma nella notte a cavallo tra lunedì e martedì. Da alcune indiscrezioni trapelate da ambienti carcerari pare che il ragazzo il giorno prima di togliersi la vita abbia avuto un diverbio...

di Stefania Tomba

ORVIETO - Un detenuto di trentuno anni si è suicidato nel carcere di via Roma nella notte a cavallo tra lunedì e martedì. Il giovane, di origini meridionali, recluso per reati comuni, si sarebbe impiccato all'interno della propria cella. Sul caso ha immediatamente avviato un'indagine la procura di Orvieto per tentare di capire i motivi che potrebbero aver spinto il giovane all'estremo gesto. Da alcune indiscrezioni trapelate dal carcere pare che il ragazzo il giorno prima di togliersi la vita abbia avuto un diverbio.

Della morte, arrivata per strangolamento, sono stati immediatamente informati familiari del giovane che risiedono a Civitavecchia. Adesso toccherà alla procura della Repubblica (titolare dell'inchiesta è il sostituto Anna Lisa Giusti) e alla polizia penitenziaria (a cui sono state demandate le indagini) fare piena luce sulle circostanze in cui è maturato il tragico episodio. Una spiegazione potrebbe arrivare dagli altri detenuti e magari dai compagni di cella del trentunenne suicida. In questo senso pare che alcuni di loro siano stati già ascoltati. Altri potrebbero essere interrogati nelle prossime ore. In particolare per capire se veramente il ragazzo il giorno prima di togliersi la vita abbia avuto un diverbio. Ed eventualmente per quali motivi e con chi. Intanto sulla vicenda vige il più stretto riserbo da parte degli inquirenti.

Mentre l'opinione pubblica guarda con sgomento ai suicidi di Padova e Sulmona, un altro drammatico episodio scuote le mura di un carcere tranquillo come quello di Orvieto. Il caso va ad aggiungersi alle cifre crudeli rilevate dalle organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria in tutta Italia. A lanciare il grido d'allarme per i "suicidi ignoti" in cella era stata proprio all'inizio del mese di maggio l'Organizzazione sindacale autonoma di Polizia penitenziaria (Osapp). L'attenzione si concentrava in particolare sui più recenti fatti di cronaca registrati nei penitenziari di Padova e Sulmona.

Pubblicato il: 26/05/2005

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