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Palombella, gli animalisti verranno in pace

"La presenza animalista in piazza sarà soltanto simbolica, assolutamente pacifica e rispettosa delle esigenze manifestate chiaramente da sua eccellenza monsignor, Giovanni Scanavino". A renderlo noto le associazioni "Animalisti italiani" e "Movimento Una"...

di Stefania Tomba

ORVIETO - Animalisti e Palombella: è pace fatta. "La presenza animalista in piazza sarà soltanto simbolica, assolutamente pacifica e rispettosa delle esigenze manifestate chiaramente da sua eccellenza monsignor, Giovanni Scanavino, che sottolinea come il giorno della Pentecoste sia una giornata sacra, una festa religiosa di tutte le chiese cattoliche e come non sia accettabile che nella diocesi di Orvieto questa si trasformi in uno scontro di piazza". È quanto comunicato ieri dalle associazioni "Animalisti italiani" e "Movimento Una" a meno 48 ore dallo scoppio di un'edizione della Palombella che ha tutti i presupposti per passare alla storia. La prima in cui si è aperto uno spiraglio di dialogo tra animalisti e la parte della cittadinanza legata all'uso dell'animale vivo. La prima in cui l'Opera del Duomo ha messo in discussione la festa per come è stata celebrata negli ultimi 65 anni. E proprio per questo, probabilmente, l'ultima che vedrà l'impiego di un piccione in "piume ed ossa". Gli animalisti hanno accolto positivamente l'apertura dimostrata dall'Opera del Duomo, e in segno di fiducia  hanno scelto, alla fine, la "non belligeranza". "Attualmente però - precisa Ebe Dalle Fabbriche, presidente del Movimento Una, da anni impegnata in questa battaglia - c'è solo una dichiarazione di apertura dato che, concretamente, anche per quest'anno verrà utilizzata una vera colomba per la cosiddetta "festa" della Palombella. Inoltre gli organizzatori hanno risposto negativamente anche alla nostra richiesta di dissociare lo scoppio dei petardi dall'arrivo della colomba, in modo da attenuare il più possibile il maltrattamento".

"Noi non siamo contro la tradizione" - aggiunge Walter Caporale, presidente degli "Animalisti italiani onlus" -  ma contro lo sfruttamento della povera colomba e ci battiamo per l'abolizione di queste usanze avulse dall'evoluzione dei tempi, dai costumi e dalle leggi morali. I tempi sono ormai maturi per eliminare ogni forma di sofferenza: sugli uomini e sugli animali". "In ogni caso, vogliamo essere fiduciosi  - concludono Ebe Dalle Fabbriche e Walter Caporale - e per quest'anno abbiamo deciso di accogliere la richiesta di non protestare contro la festa". In segno di rispetto - secondo quanto specificato - soprattutto per le aspettative del vescovo, monsignor Giovanni Scanavino.  "Egli stesso - affermano -  fin dallo scorso anno, ha dimostrato una grande apertura al cambiamento e al rispetto delle posizioni di chi chiede di considerare anche il valore della colomba. Siamo del resto convinti che anche la sensibilità e l'amore per gli amici di papa Benedetto XVI potranno contribuire a migliorare definitivamente le cose per il prossimo anno, con il rispetto per la palombella e la sua sostituzione con un animale finto, che nulla toglierà alla tradizione e al divertimento dei cittadini e dei turisti. Rimangono grandi aspettative, dunque, per gli incontri che l'Opera del Duomo ha dichiarato ufficialmente di voler organizzare nei prossimi mesi, a partire da giugno, prima della Palombella del prossimo anno".

Pubblicato il: 14/05/2005

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