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Emergenza Amerina, si insedia stamani la task-force per la viabilità

Giungeranno oggi alle 11,30 sulla Rupe il neo rieletto governatore dell'Umbria, Maria Rita Lorenzetti, il presidente della Provincia, Andrea Cavicchioli, e i parlamentari umbri

ORVIETO - Emergenza Amerina, si insedia stamani la task-force per la viabilità. Per l'incontro al vertice, fissato in vista di una rapida soluzione dei problemi di collegamento tra Orvieto e il resto dell'Umbria - problemi che la recente emergenza ha portato al collasso - giungeranno alle 11,30 sulla Rupe il neo rieletto governatore dell'Umbria, Maria Rita Lorenzetti, il presidente della Provincia, Andrea Cavicchioli, e i parlamentari umbri. Saranno presenti inoltre il sindaco, Stefano Mocio, la Giunta e la conferenza dei capigruppo - che si sono recentemente costituiti in comitato civico permanente - i tecnici della Regione, della Provincia, del Comune, dell'Anas e delle Ferrovie.  La convocazione dell'incontro fa seguito al documento approvato all'unanimità nel corso dell'ultimo consiglio comunale, in cui si auspicava un confronto tra le autorità per affrontare l'emergenza Amerina coordinandola, però, con soluzioni definitive allo storico problema dell'insufficienza di collegamenti tra Orvieto e la parte bassa del suo comprensorio, ma anche tra Orvieto e Perugia. Intanto dal supervertice di mercoledì scorso - che ha visto il sopralluogo della commissione grandi rischi del dipartimento nazionale della protezione civile - sono emerse le linee direttrici dei primi interventi da effettuare per consentire una riapertura in tempi relativamente rapidi dell'Amerina. Il professor Nicola Casagli, il consulente incaricato dal Dnpc, ha suggerito di istallare immediatamente un sistema di monitoraggio delle deformazioni superficiali per verificare le condizioni di stabilità del pendio. E' necessario, inoltre, procedere tempestivamente allo svuotamento delle aree di espansione a monte dei muri di contenimento e alla realizzazione di muri e adeguate barriere nei tratti di discontinuità delle opere di protezione esistenti, ridefinire il profilo della parte alta del pendio col distacco delle masse instabili e svuotare gli impluvi, ripristinando le linee di drenaggio esistenti. Un rilievo idrogeologico ed idrologico di dettaglio dovrebbe permettere di verificare la possibilità di interventi di regimazione delle acque sui terreni agricoli sovrastanti la scarpata, al fine di ridurre le infiltrazioni in profondità. A quel punto potrà essere valutata una soluzione definitiva. Tra le varie proposte si farebbe largo anche l'ipotesi di creare un tunnel protettivo della carreggiata.
Il problema resta quello dei costi, problema per il quale Comuni, Provincia e Regione hanno già chiesto di inserire i lavori dell'Amerina nello stato d'emergenza recentemente emanato dal Governo.

Pubblicato il: 29/04/2005

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