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Software free la nuova frontiera verso la libertà, anche per le amministrazioni

Seminario presso la Sala Etrusca del Palazzo dei Congressi, il seminario sul tema “Open Source e software libero: opportunità e prospettive per l’informatica pubblica”

Si svolge oggi ad Orvieto, presso la Sala Etrusca del Palazzo dei Congressi, il seminario sul tema “Open Source e software libero: opportunità e prospettive per l’informatica pubblica” a cura del Comitato Tecnico Scientifico e di Coordinamento Istituzionale del Consorzio SIR Umbria / Regione dell’Umbria, nell’ambito del progetto Centri Regionali di Competenza per l’e-government e la società dell’informazione, del Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie e Comune di Orvieto / assessorato all’Informatizzazione.
Il seminario, che attraverso la rete COMNET ed i telecentri collegati viene trasmesso in tempo reale in molti Enti Locali dell’Umbria, è finalizzato a stimolare le Pubbliche Amministrazioni e le grandi imprese ad adottare i sistemi Open Source o applicazione Free Software, in quanto queste soluzioni possono rappresentare una strada da seguire per la realizzazione di una nuova visione di condivisione della conoscenza. In particolare il risultato del lavoro di ricerca del Comitato Tecnico Scientifico ha evidenziato che tale opportunità può concretizzarsi come uno strumento di lavoro importante per i comuni dell’Umbria, specie per i più piccoli.Portando il saluto del Comune di Orvieto ai partecipanti al seminario, l’Assessore all’Informatizzazione, Massimo Frellicca ha sottolineato “il legame dal punto di concettuale che sottende tra il cosiddetto ‘software libero’, che di fatto promuove la libertà di utilizzo delle tecnologiche software bandendo il concetto dei monopoli del linguaggio informatico, e l’Open Source che declina questa filosofia con un approccio tecnico-economico. La diffusione dell’Open Source si sta affermando sia nei Paesi emergenti come quelli asiatici ed est-europei nonché in Europa, in particolare in Germania e Norvegia. Da un’indagine su un campione di mille ‘sviluppatori’ scelti tra gli stati dell’Unione Europea, il 65% ha dichiarato che nel 2005 si dedicherà principalmente allo sviluppo di progetti Open Source. Il concetto vincente evidentemente è quello della rottura del monopolio e della libertà dei linguaggi e della comunicazione”.“Osservata dal punto di vista delle Amministrazioni Pubbliche che si avvicinano ai software liberi – ha aggiunto Frellicca – questa sorta di rivoluzione permette infatti di realizzare almeno tre obiettivi: l’ottimizzazione dei budget, l’opportunità di disporre di format aperti per lo scambio di informazioni tra gli Enti e la facilità di riutilizzo del software. L’aspetto economico è rilevante: un’indagine del Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie ha accertato che, in Itali,a la Pubblica Amministrazione spende oltre 675 milioni di Euro per i software. In questo contesto, il Comune di Orvieto spende circa 50.000 Euro per i software ed altri 20.000 per le manutenzioni. Quindi, la possibilità data dall’utilizzo dell’Open Source appare molto interessante in termini di esecuzione del programma, studio e adattamento alle proprie necessità, distribuzione ad altri Enti, e miglioramento complessivo dei servizi”.

Pubblicato il: 10/03/2005

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