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Insediati i Consigli di zona

Nei prossimi giorni eleggeranno ciascuno presidente, vice presidente e segretario. Una istituzione importante per 'partecipare'

Politica

Il 7 febbraio, in occasione dello svolgimento del "Forum Civico" appositamente convocato presso il Palazzo del Popolo, si sono insediati ufficialmente i nuovi Consigli di zona risultati eletti nella consultazione del 15 dicembre 2002.
Nella grande Sala dei Quattrocento, sede storica delle grandi assemblee popolari del popolo orvietano, si sono riuniti i 113 consiglieri di zona, insieme con tutti i componenti del Consiglio comunale, il Sindaco e i membri dell'esecutivo.
Una cerimonia a tutti gli effetti, alla quale, nei prossimi giorni, seguiranno altri adempimenti formali prima di dare luogo all'operatività vera e propria dei Consigli di zona.

In apertura della cerimonia di insediamento, il presidente del Consiglio comunale, Evasio Gialletti, ha rivolto ai neo consiglieri di zona «l'auspico affinché il Forum sia l'inizio di una serie di incontri, finalizzata a un lavoro di equìpe per il miglioramento della vita dei cittadini di Orvieto centro e di tutti i quartieri ad esso adiacenti. Il compito dei consiglieri di Zona è arduo e significativo al tempo stesso, perché voi siete i rappresentanti delle esigenze e delle necessità delle rispettive zone e come tali dovrete saper essere sostenitori delle richieste che verranno avanzate; ma vi spetta anche il compito di far comprendere che non a tutte le necessità può essere data una soluzione quantomeno immediata. Il nostro impegno, naturalmente, è quello di soddisfare in maniera prioritaria tutte le opere pubbliche di carattere straordinario e urgente, cercheremo di soddisfare tutto il resto per quanto più possibile, in relazione agli stanziamenti di bilancio a disposizione e ai mutui che si potranno contrarre».
Il presidente del Consiglio comunale ha quindi illustrato le note di indirizzo, contenute nel regolamento degli organismi di partecipazione popolare, al fine di rendere più facile il lavoro e i rapporti tra questi e gli organi istituzionali; informazioni, soprattutto utili ai consiglieri di nuova nomina, al fine di dotare il Consiglio di un'agile strumento di lavoro. «Sono indicazioni utili - ha spiegato Gialletti - allo stabilirsi di una corretta e proficua collaborazione e comunque, in nome del principio di totale collaborazione che ha sempre contraddistinto questa Amministrazione, sarà preso in seria considerazione qualsiasi proposta o suggerimento tesi al miglioramento e allo snellimento dei rapporti sia con gli organi istituzionali che con gli Uffici del Comune».
«Negli ultimi anni il Consiglio comunale - ha concluso il presidente Gialletti - specie dopo l'elezione popolare diretta del Sindaco, ha assunto crescenti funzioni di indirizzo politico-amministrativo e di controllo sull'operato dell'Esecutivo e dell'apparato amministrativo del Comune (Uffici e Servizi) e degli Enti e Società da esso dipendenti. La legge vigente riconosce autonomia organizzativa, finanziaria e contabile al Consiglio comunale. L'Ufficio di presidenza dispone, pertanto, di appositi 'capitoli' nel Bilancio dell'Ente e gestisce dei fondi tra i quali quello relativo all'importo assegnato al funzionamento dei Consigli di zona».

Negli interventi che sono seguiti, si sono alternati indirizzi di saluto e di augurio da parte dei rappresentanti dei diversi gruppi presenti in Consiglio comunale e le dichiarazioni di intenti di alcuni singoli consiglieri di zona neoeletti o eletti per la seconda volta.
In particolare, Pier Luigi Leoni (AN) ha sottolineato "la consapevolezza che ebbero i componenti della commissione mista che, anni fa, lavorarono all'istituzione dei Consigli di zona, una consapevolezza che dava forza alla democrazia e alla partecipazione». Fausto Ermini (F.I.) ha auspicato che «il coordinamento e l'interconnessione tra l'attività dei Consigli di zona e quella dei gruppi consiliari, come pure la diffusione delle informazioni relative all'attività dei Consigli di zona». Franco Raimondo Barbabella (SDI) ha evidenziato «la differenza che esiste oggi rispetto al concetto di partecipazione popolare degli anni '70, allora inteso come alternativa ai governi legittimamente eletti, ed ora come partecipazione popolare in un processo di integrazione con l'Istituzione. Questa di oggi è una democrazia più matura e più efficace». Sandro Gulino (DS) ha invitato i Consigli di zona a «dare risposte concrete e coerenti ai cittadini che hanno dato fiducia ad altri concittadini, delegandoli a rappresentarli». Maurizio Conticelli (I Democratici) ha parlato di «una fase di rodaggio ormai superata e quindi della immediata operatività dei Consigli di zona eletti, che lavoreranno ai presupposti di tematiche importanti per il futuro della città, le cui soluzioni finali verranno realizzate nella prossima tornata amministrativa. Una fase delicata in cui occorre la massima correttezza». Stefano Olimpieri (AN) ha evidenziato che «oltre alla partecipazione è importante la difesa delle singole identità frazionali, in termini culturali e strutturali».
Il sindaco Stefano Cimicchi ha affermato che «È la seconda volta che celebriamo un 'Forum Civico' con i Consigli di zona che sono espressione democratica delle comunità che compongono il nostro Comune. La precedente esperienza è stata positiva: dopo la necessaria fase di rodaggio, che si è svolta non senza incomprensioni, peraltro fisiologiche, i Consigli di zona hanno rapidamente assunto il ruolo attivo che spetta loro, ne è dimostrazione il fatto che il Bilancio annuale e il Piano pluriennale degli investimenti sono, oggi, il frutto delle priorità indicate dai Consigli di zona". Rivolto ai Consiglieri di zona ha detto: «Non vivete in una cittadina anonima senza prospettive. Vi esorto, dunque, a partecipare insieme alla costruzione del futuro di questa Orvieto ricca di storia, ma che ha ancora molto da dire nel futuro prossimo e delle generazioni che verranno. Orvieto sta vivendo una fase di straordinario interesse: il ritorno in possesso delle Caserme da parte del Comune segna l'inizio di una fase di lavoro intensa e coinvolgente per tutta la città e non solo, perché la questione del futuro degli spazi delle ex-caserme non è solo un problema di noi orvietani, ma è un problema di sviluppo per l'intera regione ed è anche una questione nazionale. Sull'argomento celebreremo molto presto un primo Consiglio comunale, quindi un 'Forum Civico' da cui scaturirà un documento. Ma c'è dell'altro: vi ricordo la mole di investimenti che il Comune di Orvieto sta riversando sulla città con interventi diretti e con interventi derivanti da altre linee di intervento come la legge speciale per Orvieto, i PUC di Orvieto Scalo e Sferracavallo e la Complanare. Nell'invitare tutti voi alla distensione degli animi, alla collaborazione costruttiva evitando la confusione dei ruoli, vi invito a ragionare del metodo del confronto e dell'esercizio della dialettica democratica che è anche fatica e pazienza. Il mio augurio è il seguente: facciamo uno sforzo tutti, non accettiamo letture superficiali, ma troviamo insieme il gusto della partecipazione ad un grande disegno, ad un progetto per una Orvieto che sta all'interno di sfide grandi e complesse e di sistemi delicatissimi».

Nei prossimi giorni, il Sindaco convocherà, singolarmente, i tredici Consigli di zona, ciascuno presso la sezione di zona di competenza, per procedere alla nomina del presidente e del vice presidente; a sua volta, il presidente nominerà il segretario.
Secondo il regolamento, ogni Consiglio di zona può dotarsi, se vuole, di un proprio regolamento interno attinente e conforme al Regolamento Generale.
«A quel punto - spiega l'assessore alla partecipazione e decentramento, Massimo Frellicca che ha seguito tutte le fasi per l'elezione dei nuovi organismi di partecipazione popolare - i Consigli di zona saranno operativi a tutti gli effetti. Sarà anche l'occasione per presentare ai Consigli di zona il lavoro e le scadenze che li attendono di qui al prossimo anno, in cui si concluderà il mandato amministrativo dell'Amministrazione comunale in carica. Visto che il rodaggio della prima consiliatura è ormai superato, è fondamentale che i Consigli di zona si dotino di strumenti di conoscenza per svolgere a pieno il proprio ruolo. Il programma di riorganizzazione dei servizi resi dalla pubblica amministrazione, agevoleranno in tal senso il compito dei Consigli di zona, anche attraverso l'uso dei mezzi informatici in dotazione di ciascuna sede dei Consigli stessi; i Consiglieri di zona, ad esempio,avranno la possibilità di essere partecipi dell'importante progetto regionale che è l'e-government, ed essere consapevoli anche della vasta possibilità di servizi che il Comune eroga, in ambito sociale, economico, culturale ed assistenziale. Avendo seguito tutte le fasi del rinnovo dei Consigli di zona, ritengo doveroso, infine, ringraziare i cittadini che si sono candidati, tutti cittadini che numerosissimi hanno partecipato al voto ed auguro ai componenti dei Consigli di zona, un buon lavoro».


Pubblicato il: 11/02/2003

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