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Umbria all'avanguardia per la gestione del ciclo rifiuto con sistemi elettronici

Cronaca

Potrebbe essere l'Umbria la prima regione in Italia a sperimentare la Rifcard, una carta magnetica tipo bancomat dotata di microchip utilizzata al posto di formulari, registri e Mud (Modello unico di dichiarazione ambientale) cartacei. Il 30 aprile 2003, alla scadenza della consegna del Mud, produttori, trasportatori e smaltitori di rifiuti umbri potranno infatti ricorrere al nuovo sistema. La novità venne annunciata da Massimo Bagatti, dell' Anpa (Agenzia nazionale protezione ambiente) a Ecosportello News (Ansa) cinque mesi fa. Di che si tratta?
Grazie all' innovazione, il trasportatore che prende in carico i rifiuti per inviarli all'impianto di smaltimento, sarà dotato di una macchinetta (simile a quella utilizzata nei negozi per il pagamento tramite 'pos') collegata a una sede operativa tramite sistema telefonico cellulare Gsm oggi, Umts domani. Il produttore farà passare la sua Rifcard attraverso la macchinetta, registrando quantità, tipologia e codice dei rifiuti. Il trasportatore farà lo stesso, ripetendo l'operazione quando sarà giunto a destinazione, cioè all'impianto di smaltimento (discarica, impianto di stoccaggio, di incenerimento, oppure di riciclaggio). Per l'avvio della sperimentazione umbra si attende ora un decreto governativo concertato tra ministeri dell'Innovazione scientifica, dell'Ambiente, delle Infrastrutture e delle Attività produttive. Il nuovo sistema permetterà di abbassare i costi di gestione: oggi tutto il sistema costa complessivamente circa 300 milioni di euro all'anno. La stima dell' Anpa è che, grazie alla Rifcard, i costi possano scendere fino a non più di 70 milioni di euro. A regime, l'innovazione potrebbe costare per una media impresa con più di 100 addetti circa 500 euro all' anno. Cifra che per le piccole aziende puù scendere fino a non più di 150 euro all'anno. Una soluzione simile è auspicata anche dall'Unione europea: il consiglio dei Quindici lo scorso 15 aprile ha espresso infatti una posizione comune su un progetto di regolamento che punta a migliorare la sorveglianza e la raccolta dei dati in tutta la filiera dei rifiuti. Anche la recente legge nazionale contenente nuove disposizioni in campo ambientale prevede che in tema di gestione di rifiuti si promuovano innovazioni di tipo telematico. ''Grazie a questo sistema - spiega Bagatti - potremmo raggiungere diversi obiettivi: anzitutto la semplificazione per le aziende tenute per legge a compilare registri e formulari: ogni anno ciò significa milioni di fogli di carta ed elevati costi di gestione. Grazie a questo sistema avremo poi informazioni più precise sulla reale produzione di rifiuti, sui flussi e le principali destinazioni. Tutti dati che potremmo avere in tempo reale"

Nel Trasimeno da 1 anno e mezzo prove di differenziata con carta elettronica
Altro esperimento è quello che da tempo si sta attuando nel Trasimeno. Una carta a disposizione dei cittadini di alcune realtà territoriali con cui ottenere vantaggi nel momento in cui consegnano alle centrali di selezioni l'opera della propria differenziazione (solo su alcune tipologie di rifiuti). A quel punto, quasi fosse un consorzio, più differenzi e più risparmi. Nel senso che nelle cartella tasse sui rifiuti si pagherà meno se avrai differenziato di più. Il progetto definitivo prevede una sorta di cassonetti a lettura ottica, divisi per rifiuto raccolto. Il cittadino arriverà con i suoi rifiuti e con la sua card; sceglierà il cassonetto, lo aprirà e inserirà la sua scheda. Il sistema peserà il suo rifiuto, lo comunicherà all'ufficio delle tasse e lo inserirà nella card. A fine anno lo sconto sulle tasse.

Pubblicato il: 07/02/2003

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