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I prezzi di Orvieto sono nella media umbra

L'Osservatorio regionale lo certifica in un suo studio su un panierre di prodotti. Ma la percezione dei consumatori è diversa e spesso fuorviata. Mancano informazioni sufficienti dul comparto abbigliamento ed accessori

Orvieto, parola di Osservatorio Regionale sul Consumo, non è poi così cara come si percepisce e si attesta sulla media regionale, in alcune voci del"paniere" addirittura sotto. 

L''Osservatorio Regionale sul Consumo ha analizzato sino al mese di maggio 2004 l'andamento di 38 prodotti su 60 valutati e mette a confronto le città di Perugia, Terni, Spoleto, Città di Castello, Todi ed Orvieto.

L'assessore  Massimo Frellicca (nella foto) trae da questi dati alcuni spunti di riflessione." Sui 38 prodotti rilevati - osserva Frellicca- Orvieto risulta non essere più cara di altri importanti centri regionali ma si attesterebbe nella media come risulta per olio, prosciutto e pasta; per alcuni prodotti come pane, vino, pizza al taglio, acqua minerale stiamo addirittura sotto la media regionale. Solo per limitati prodotti ortofrutticoli ci collochiamo al di sopra".

Per gli altri prodotti di consumo come l'abbigliamento - precisa l'assessore - il paniere verifica solo poche tipologie dalle quali non è facile monitorare il fenomeno della cosiddetta emigrazione commerciale verso centri limitrofi dell'Umbria e del Lazio, che ad Orvieto si registra nella misura del 30% in taluni periodi dell'anno, come ad esempio quello natalizio, specie per il settore non alimentare. Poter disporre in questo senso di un 'paniere' più allargato come tipologie di prodotti sarebbe di grande utilità".

Con lo sguardo al futuro l'assessore Frellicca impegna l'Amministrazione comunale  in iniziative politiche che possano contribuire allo sviluppo del settore ed a contenere i prezzi. Apprezzata la proposta del blocco dei prezzi fino a gennaio avanzata dalle due associazioni di categoria, che conferma un'idea lanciata dal Comune di Orvieto già nel 2002.
L'Amministrazione comunale solleciterà inoltre i controlli da parte delle Istituzioni preposte, a cominciare dalla corretta esposizione dei prezzi, e da qui fino al periodo natalizio saranno programmati una serie di controlli mirati.  Da ultimo l'impegno dell'assessore è teso a costituire un tavolo di discussione tra le associazioni di categoria e le associazioni dei consumatori, con una serie di incontri che verranno programmati già nei prossimi giorni anche in vista della Conferenza sul turismo che si terrà ad ottobre.

Ogni azione può essere utile per frenare la"migrazione" verso le città di riferimento degli orvietani, Viterbo, Perugia e Roma, in alcuni casi giustificata da effettive sostanziali differenze, in altri determinata soltanto da una"percezione" complessivamente scorretta. Lo scorso anno ilnostro giornale ha rilevato con una inchiesta capillare, proprio di questi tempi, i costi dei medesimi prodotti alimentari e di largo consumo ad Orvieto, Viterbo e Perugia e il risultato è stato che sostanzialmente il viaggio non vale l'eventuale, non scontato, guadagno.

Diversa, e infatti non adeguatamente rilevata neppure dall'Osservatorio, è la situazione dell'abbigliamento e degli accessori, che avrebbe bisogno di un maggiore approfondimento e di dati più certi.

 

 

 

Pubblicato il: 13/09/2004

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