Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Paola Melone verso l'incontro con Ciampi

Martedì 14 settembre in un sit-in davanti al Senato e alla Presidenza della Repubblica allo scopo di ottenere un incontro con le due più alte cariche dello Stato 

Politica

di Simona Coccimiglio

Quale attenzione intendono riservare le istituzioni politiche nazionali alla vicenda delle vittime di guerra per cause di servizio?

Quali risarcimenti otterranno i parenti dei militari morti per uranio impoverito?

Come si procederà per conoscere le cause delle malattie contratte nelle zone di guerra per evitare che esse si possano ripresentare?

Sono solo alcune delle domande che Paola Melone, insieme agli altri familiari dei militari morti nelle zone di guerra e ai sindaci delle loro rispettive città d'origine, porranno martedì 14 settembre in un sit-in davanti al Senato e alla Presidenza della Repubblica allo scopo di ottenere un incontro con le due più alte cariche dello Stato.

Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e il presidente del Senato Marcello Pera.

Tra le città che hanno già aderito alla manifestazione Roma, Napoli, Caserta, Lecce, Viterbo, Orvieto, Lecce, Verona, Cagliari. Benevento, Acerra.

Tutte accomunate dai decessi per cause di servizio legate all'uranio impoverito o all'esposizione ad altre sostanze cancerogene.

Quello che i familiari delle vittime richiedono, ai rappresentanti istituzionali e alla neonata Commissione d'inchiesta istituita per fare luce sulle cause dei tanti decessi, è il riconoscimento del "danno biologico".

Riconoscimento che sembra lontano dall'essere garantito nonostante la sentenza del Tribunale civile di Roma a favore della vedova del maresciallo elicotterista Stefano Melone stroncato a soli quaranta anni da un raro tumore contratto in zone di guerra.

Sentenza che ha condannato il Ministero della Difesa a risarcire Paola e i suoi due figli di 500mila euro, in cui per la prima volta si parla di uranio impoverito come possibile responsabile di una grave forma tumorale che ha colpito un militare in una delle sue missioni all'estero.

Un miliardo delle vecchie lire la cifra che la vedova Melone e i suoi due figli otterranno entro il prossimo mese di gennaio, nonostante la possibilità di un ricorso da parte del Dicastero si faccia ogni giorno più concreta.

A nominare il presidente della Commissione di inchiesta sarà il presidente del Senato Marcello Pera.

Una commissione che si annuncia "monca" perché al suo interno non sarebbero coinvolti né medici né militari, né l'osservatorio militare, né le associazioni dei familiari delle vittime ma solo senatori medici.

Questa un'altra delle motivazioni che hanno spinto i rappresentanti istituzionali delle città a scendere in piazza nella giornata del 14 settembre.

Pubblicato il: 08/09/2004

Torna alle notizie...