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Stanze: uno su sei ce la fa

È questa la selezione naturale a cui sottostanno gli automobilisti orvietani sulla Rupe quando ogni sera provano a ricomporre il puzzle con troppe tessere delle aree di sosta all'interno delle stanze. Sono infatti 4203 le vetture che concorrono alla conquista di un parcheggio su un totale di 700 posti disponibili.

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di Stefania Tomba

ORVIETO - Troppe auto e pochi parcheggi: ad Orvieto solo uno su sei ce la fa. È questa la selezione naturale a cui sottostanno gli automobilisti orvietani sulla Rupe quando ogni sera provano a ricomporre il puzzle con troppe tessere delle aree di sosta all'interno delle stanze.

Sono 4203 le vetture che concorrono alla conquista di un parcheggio su un totale di 700 posti disponibili. Così se si escludono i titolari di garage, per il resto la caccia al posto auto è praticamente persa in partenza. Che il permesso non rappresenti la garanzia di un parcheggio, gli automobilisti lo sanno fin dall'inizio. Ma che il divario tra contrassegni rilasciati e posti a disposizione sia di queste proporzioni è un altro paio di maniche. Qualcosa non funziona. Ad ottenere il permesso di circolazione e quindi di un posto all'interno delle 12 stanze in cui è divisa la città sono"unicamente" le auto intestate ai residenti del centro storico. Un auto un permesso, insomma. E su questo storcono il naso molti orvietani titolari di un'unica vettura che subiscono la concorrenza spietata e"scorretta", a sentir loro,  di chi di auto ne ha due se non tre.

Succede così che molti"titolari" di stanze sfiancati dalla ricerca ossessiva di un posto auto ripieghino su soluzioni alternative, sobbarcandosi una spesa più o meno gravosa, come l'affitto di un garage privato (prezzi sono alle stelle) o di un posto riservato presso il parcheggio di Campo della Fiera. Qui sono in affitto un totale di 390 posti, di cui almeno 190 a residenti nel centro storico.

Una nuova è più soddisfacente gestione delle stanze è tra i primi e più urgenti impegni del nuovo sindaco."Rientra nel progetto di mobilità alternativa  - spiega Stefano Mocio - la cui fase esecutiva ha subito dei ritardi a causa del ricorso al tar contro il parcheggio di via Roma". Per metà ottobre è atteso il giudizio in merito al secondo ricorso."Allora torneremo a parlarne sulla base di quella sentenza - prosegue Mocio -  La possibilità di realizzare i 550 posti macchina a via Roma è strategica per la città e propedeutica alla fase esecutiva del progetto di mobilità alternativa che prevede oltre ad una nuova organizzazione del sistema delle stanze anche un nuovo sistema di gestione del carico e scarico merci e l'introduzione sulla Rupe di una verifica più rigida della Ztl (zona a traffico limitato, ndr) attraverso un sistema di telecontrollo". 

Intanto già dai primi di settembre sono in agenda i primi incontri con l'ingegnere esperto in mobilità Francesco Filippi per mettere nero su bianco le prime possibili soluzioni. 

Pubblicato il: 25/08/2004

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