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La provincia di Terni, l'assessore Pelini, i cacciatori diesse ed il fringuello

I cacciatori diesse pronti ad impallinare Pelini(comunisti italiani) ed il fringuello.La Provincia risponde. Devono essere uccisi 35.000 animali, 8 per ciascuno, quindi in distribuzione soltanto 4.400 cartellini. Così i conti tornano. Ma sarà una mattanza

Cronaca

Sabato 20 si è aperta la caccia del fringuello, « in deroga» alla legge, che prevede il fringuello tra gli animali da proteggere.

L'assessore Pelini ha applicato la legge in modo che fosse possibile il controllo ed ha previsto un tesserino apposito dove segnare i capi abbattuti, se di capi si può parlare. Ebbene, 8 capi ciascuno e quindi 4.400 tesserini disponibili per i 35.000 fringuelli dannosi da uccidere.

A parte il fatto che il calcolo matematico non tiene conto di chi ne ucciderà 9 o 19 o109, la mattanza dell'animaletto secondo le regole "Pelini" ha fatto inalberare i diessini cacciatori che si sono scagliati contro l'assessore, in quanto i tesserini appositi costiuirebbero un limite.

Così risponde la Provincia di Terni alle doppiette diessine.
«In relazione alle polemiche registrate in ordine ai provvedimenti adottati per il prelievo in deroga della specie fringuello, l'Amministrazione provinciale di Terni fa rilevare che gli atti posti in essere dall'Ente rispettano lo spirito e la lettera delle normative che disciplinano il settore. Infatti, dopo aver acquisito il parere dell'Osservatorio regionale -che ha previsto per la Provincia di Terni un numero di capi da abbattere pari a 35 mila, tenendo conto dell'impostazione comune raggiunta con la Provincia di Perugia per un numero massimo di 8 capi giornalieri e complessivi pro-capite- appare ovvio che, per rispettare il limite massimo dei capi, non può essere che autorizzato un numero di cacciatori pari a circa 4.400 per il nostro territorio. L'unico mezzo per garantire il rispetto di tale limite è la consegna di appositi tesserini (come avvenuto per lo storno) che consente in tal modo il controllo numerico ed il puntuale rilevamento successivo al programma di abbattimento per la relazione agli organismi competenti. Tale metodo non può essere messo in discussione; esso necessita, naturalmente, della collaborazione e della comprensione delle Associazioni e dei singoli cacciatori, e non presenta alternative, tenendo conto che siamo in presenza di una "caccia in deroga" e che, se si vuole interpretare in maniera diversa la questione, è necessario reintrodurre il fringuello nell'elenco delle specie cacciabili tramite apposita iniziativa del Governo e del Parlamento, tenendo anche conto del rapporto con l'UE, come più volte sollecitato dalla Provincia di Terni. Continua, nel frattempo, la distribuzione dei tesserini presso le Associazioni che hanno garantito la propria collaborazione. Un congruo numero di essi è disponibile anche presso la stessa Provincia e l'Ambito Territoriale di Caccia».

Pubblicato il: 23/01/2003

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