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Rifiuti, in Procura il primo indagato. Subito lo slittamento a martedì

Ad essere ascoltato sarebbe un dirigente della Regione dell'Umbria, l'ultimo in ordine di tempo ad essere iscritto nel registro degli indagati, chiamato a rispondere degli accordi di programma tra la Regione dell'Umbria e la Regione Campania

Cronaca

foto di copertina

di Simona Coccimiglio

Si è svolta oggi pomeriggio l'audizione in Procura del primo degli indagati nell'inchiesta dei rifiuti provenienti dalla Campania.

Ad essere ascoltato doveva essere un dirigente della Regione dell'Umbria, l'ultimo in ordine di tempo ad essere iscritto nel registro degli indagati, chiamato a rispondere degli accordi di programma tra la Regione dell'Umbria e la Regione Campania. Ma i legali hanno ottenuto di spostare al prossimo martedì l'audizione.

Stipulati nel 2001 e nel 2002 per far fronte all'emergenza rifiuti che stava attanagliando la Campania entrambi gli accordi costituiscono il nodo principale dell'inchiesta che ha portato lo scorso 26 aprile al sequestro della discarica "Le Crete" da parte della Guardia di finanza di Orvieto.

Nelle scorse settimane la Procura di Orvieto avrebbe ascoltato alcuni funzionari della Regione dell'Umbria in qualità di persone informate dei fatti.

Al momento nulla di nuovo sarebbe emerso dagli interrogatori ma non sarebbero esclusi nuovi sviluppi in futuro.

Continua dunque a ritmo serrato l'inchiesta sui rifiuti che, condotta dalle fiamme gialle orvietane e coordinate dalla procura della Repubblica di Orvieto, ha portato al sequestro della discarica delle Crete e all'indagine che ha coinvolto sette persone raggiunte dall'avviso di garanzia.

Fra queste l'assessore regionale all'Ambiente Danilo Monelli e l'ex sindaco di Orvieto Stefano Cimicchi.

Entrambi sono stati "avvisati" per abuso d'ufficio, reato contestato all'ex commissario straordinario per la Campania Giulio Facchi.

A quattro dirigenti Sao, la società che gestisce la discarica di Orvieto - il presidente Sante Agarini, l'amministratore delegato Giorgio Custodi, l'ex amministratore delegato Francesco Ansuini e il direttore dell'impianto Antonio Fabrizi -, sono stati contestati invece i reati di "gestione dei rifiuti non autorizzata e gestione non autorizzata della discarica" e di "traffico illecito dei rifiuti.

Pubblicato il: 17/06/2004

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