Vita dura per i balestrucci
Gianni Cardinali segnala una situazione di difficoltà a nidificare che incontrano i balestrucci nei centri storici. Il suo caso riguarda Orvieto, ma può essere emblematico

Gianni Cardinali segnala la situazione di difficoltà che incontrano i balestrucci nella nidificazione. Il caso segnalato è riferito al centro storico di Orvieto e può comunque risultare emblematico di una condizione più generale. Non c'è volontà polemica nel suo intervento, ma soltanto volontà di sensibilizzare al problema. Questa la sua lettera.
Comando Vigili Urbani ORVIETO
Comando Polizia Locale ORVIETO
Comando Corpo Forestale ORVIETO
Oggetto: nidi di balestruccio in Corso Cavour
Il giorno 11 maggio scorso,"Il Messaggero" , insieme ad altri mezzi di informazione, pubblicarono una mia nota sul balestruccio in Orvieto che allego.
Oggi, 24 maggio, osservando con maggiore attenzione una delle grondaie di Corso Cavour, proprio di fronte al ristorante"Buca di Bacco", ho notato che tutti i nidi sono stati coperti con una rete per impedire la nidificazione dei piccoli uccelli.
Si tratta di una delle grondaie più ricche di nidi di Orvieto. Evidentemente sporcano con le deiezioni e si è voluta impedire questa inevitabile conseguenza.
L'impedimento alla nidificazione equivale al danneggiamento dei nidi: tutto ciò è chiaramente vietato dalle norme vigenti.
Considerato il fatto che i nidi non sono stati distrutti, a dimostrazione di una buona volontà dei proprietari dell'immobile, non si chiede alcuna sanzione riguardo all'infrazione, considerando anche il fatto che gli stessi potrebbero non essere consapevoli del danno.
Si chiede, invece, una azione di convincimento alla sensibilità rispetto ad una specie in forte declino ed ancora caratteristica del centro storico.
Il problema si può risolvere con una mensola di compensato da appendere immediatamente sopra gli oggetti che potrebbero subire un danno.
Si fa presente che la deiezione del balestruccio è quasi secca e composta degli esoscheletri chitinosi degli insetti di cui si nutrono.
Sugli oggetti, sempre che non vengano bagnati, si può asportare senza problemi.
In attesa di un riscontro porgo i miei migliori saluti.
Oasi di Alviano
Il Direttore prof. Gianni Cardinali
Pubblicato il: 24/05/2004