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Balestrucci. Vita difficile ad Orvieto

Le rondinelle sempre più rare e con la vita sempre più difficile. Note sulla condizione del balestruccio nel centro storico di Orvieto

foto di copertina

 

 

 

 

 

di Gianni Cardinali

I motivi per cui il centro storico di Orvieto sia famoso sono ben noti a tutti.

Meno nota o, forse, completamente sottaciuta è una sua particolarità ornitologica: quasi tutto il corso Cavour, via del Duomo, via Garibaldi e qualche nuova abitazione vicina a Piazza Cahen, sono da molto tempo vissute anche da un uccellino che gli orvietani hanno sempre chiamato rondinella e che, in realtà, si chiama balestruccio.

I suoi nidi a coppetta, costruiti con il fango impastato con una particolare saliva, sono stati costruiti con la fanghiglia che in primavera e con le piogge, si formava nel vecchio campo sportivo in terra battuta di via Roma.

Esistono nidi che hanno più di 50 anni, quelli incastrati nei sottotetti aperti e poggiati su un substrato.

Gli altri, quelli direttamente attaccati sotto le grondaie, in qualche caso hanno resistito anche lunghi periodi, ma, spesso, si sono rotti,  per essere facilmente ricostruiti con la fanghiglia primaverile del campo sportivo.

Oggi, al posto del campo c'è un parcheggio asfaltato e le"rondinelle", a parte tutte le difficoltà legate alla diminuzione degli insetti, a periodi difficili come la primavera di quest'anno che sta ritardando la prima nidificazione (in genere ne possono fare due per stagione riproduttiva), per costruire o ricostruire i loro nidi (spesso distrutti dai rifacimenti delle facciate), debbono andare al fiume Paglia.

Il viaggio è troppo lungo e"costoso" e per questo hanno preferito colonizzare le nuove costruzioni nei nuovi quartieri, anche in luoghi rumorosi ed inquinati dal traffico.

Inoltre, a causa dei tensioattivi (detersivi, shampoo, ecc.) presenti nel Paglia, è sempre più difficile trovare le fanghiglie adatte, a  parte il fatto che le nuove colonizzazioni non sono gradite a coloro che non sopportano le pur innocue"cacchette" dei pulcini nei nidi.

Ancora una volta un piccolo esempio di"vita dura" per un piccolo migratore che ha sempre allietato le principali vie di Orvieto senza che noi vi prestassimo troppa attenzione.

Ormai non sono molte le case che possiedono i nidi di balestruccio. Si potrebbero costruire artificialmente con cemento e segatura. In questi giorni ne ho costruiti quattro per la grondaia della mia casa che ha già diversi nidi che non vengono più ricostruiti. Se verranno occupati e daranno vita a nuovi rondinotti, come già avviene in diverse zone dell'Europa centrale, potremmo pensare ad un progettino per Orvieto. Potrebbero essere tempi maturi? Gli Orvietani potrebbero gradire?

 

 

Pubblicato il: 09/05/2004

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