Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Verso la tracciabilità dell'Orvieto

È partito il controllo dell'intera filiera produttiva dei vini a denominazione DOC e DOCG

Economia

foto di copertina

di Stefania Tomba

Verso la tracciabilità dell'Orvieto, in Italia e nel mondo.

È partito il 1° aprile il controllo dell'intera filiera produttiva dei vini a denominazione DOC e DOCG.

Il procedimento consentirà in un paio di anni di creare una carta di identità del vino in grado di informare e garantire il consumatore, in qualsiasi parte del mondo acquisti, sull'origine del prodotto.

Da un semplice codice, apposto sulla bottiglia sarà possibile risalire dal punto vendita, all'imbottigliamento fino alla cantina e al vigneto.

"I controlli - spiega Gianni Chiasso, direttore del Consorzio tutela dei vini, ente che il Ministero ha scelto per dare esecuzione al decreto sulla tracciabilità - riguardano tutti i soggetti (viticoltori, vinificatori e imbottigliatori) che utilizzino la denominazione Orvieto o Rosso Orvietano".

Le operazioni di controllo, per cui tutti i produttori sono stati preventivamente avvertiti, sono affidate a ispettori consortili, accreditati da un tesserino ministeriale. Questi trasmetteranno i dati ad un comitato certificatore che valuterà eventuali infrazioni.

Il prelievo dei campioni potrà verificarsi in ogni fase della produzione: dalla vasca alla bottiglia.

E ripetersi in maniera ciclica attraverso un sistema di "ripescaggio" che garantirà un monitoraggio al 100 per cento e a 360 gradi.

A tutto vantaggio della qualità.

E dunque dei consumatori come dei produttori stessi.

"In questa prima fase i controlli assumono carattere sperimentale con il compito di evidenziare gli aspetti positivi e negativi del decreto stesso. Ed in questo senso, il Consorzio dovrà in collaborazione con gli Enti, (Camera di Commercio di Terni e Viterbo, Regione Umbria e Lazio, Ispettorato Repressione Frodi di Roma e Perugia) monitorare ed ottimizzare i controlli e cercare di non creare disagi agli utilizzatori delle denominazioni. Siamo operativi da poco tempo e una fotografia dell'attività potrà essere fatta solo dopo un ciclo completo della filiera, ma posso affermare che il sistema si è ben inserito nelle attività delle nostre aziende senza causare impedimenti operativi. Tenuto conto dell'importanza delle Denominazioni per produttori ed imbottigliatori, ritengo che il decreto sarà un investimento altamente produttivo. Proprio per questo è auspicabile una maggiore partecipazione di tutta la filiera alla gestione consortile. Credo infatti che l'impegno e la collaborazione degli utilizzatori e delle associazioni ad essi legate, possano contribuire ad aumentare la visibilità e il successo delle nostre denominazioni".

Pubblicato il: 07/05/2004

Torna alle notizie...