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Cinghiali a Castel Viscardo

Allargata a Caste Viscrdo la zona "vocata" per i cinghiali. La Giunta dovrà rivedere tutte le zone, per adeguarsi alla reale presenza della specie

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Il Consiglio provinciale di Terni ha approvato all'unanimità un ordine del giorno sulle"aree vocate" e"non vocate" alla specie cinghiale. Il Consiglio ha dato mandato alla Giunta di individuare le aree e"di modificare il"Piano faunistico-venatorio provinciale" facendo sì che tutto il territorio provinciale, che ne abbia le caratteristiche, sia classificato come 'area vocata' alla presenza del cinghiale e di dar seguito, quindi, a tutti gli adempimenti di legge conseguenti. Nel determinare le nuove zone si dovrà tener conto anche dell'incidenza dei danni arrecati alle colture agricole negli ultimi anni".
L'ordine del giorno segue la proposta di modifica avanzata dall'assessorato alla Caccia, ed approvata dal Consiglio all'unanimità, che inserisce una parte del territorio di Castel Viscardo tra le"aree vocate".
In questo modo - ha spiegato l'assessore alla Caccia Gianni Pelini - si viene incontro alle esigenze anche delle squadre di cinghialisti di fuori regione e si tutelano gli agricoltori da altri eventuali danni alla colture".
Sull'argomento sono intervenuti anche i consiglieri Valentino Filippetti (Ds), che ha chiesto"la revisione di tutte le altre aree vocate e non e l'inserimento di quella di Castel Giorgio tra quelle vocate", ed il consigliere Luca Regoli (Fi) che ha sottolineato la forte presenza di cinghiali nelle aree non vocate dove negli ultimi anni si sono registrati danni crescenti alle colture agricole, soprattutto nelle aree del Basso Amerino e del Lago di Corbara, auspicando tempi rapidi"per risolvere i problemi degli agricoltori e dei cinghialisti".

Pubblicato il: 28/04/2004

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