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Osservatorio sulle tossicodipendenze. Una discussione penosa

Una discussione di due ore in Consiglio comunale ad Orvieto sul 'niente', rispetto al 'molto' che ci si sarebbe aspettati

Cronaca

di redazione

Il Consiglio comunale di mercoledì scorso, tra gli argomenti all'ordine del giorno, aveva l'accoglimento della richiesta dell'Associazione Arci "Ora d'aria" e della cooperativa "Quadrifoglio" di far parte dell'Osservatorio sulle tossicodipendenze istituito dal Comune di Orvieto.

L'Osservatorio, lo racconta il termine, non ha potere decisionale né di indirizzo, osserva soltanto e dallo scambio di esperienze giocate su più fronti, pubblica sicurezza, sanità, scuola, dovrebbero uscire conoscenze approfondite del fenomeno. Un istituto che potrebbe essere serio, se preso sul serio.

Ma "Arci" e "cooperativa", che puzzano di rosso da lontano, hanno destato l'allarme di Alleanza nazionale e Forza Italia, che per motivi politici, hanno ritenuto di opporsi a questo accesso di nuove esperienze(entrambe le richiedenti lavorano con tossicodipendenti). Questo è soltanto il fatto che ha provocato una discussione penosa trascinata per due ore su un tema che probabilmente non aveva neppure la necessità di essere ufficializzato con l'iscrizione all'Ordine del giorno del Consiglio.

L'aspetto più importante emerso da discussione e comportamenti e sfumature è che quei 26 ragazzi arrestati non hanno prodotto "pensiero"alcuno e che, al di là di chi è toccato direttamente, la nostra classe dirigente, di destra e sinistra, seppure con le dovute eccezioni, ha un gran bisogno di essere incalzata e concentrata su quanto vale, e non soltanto su piani regolatori e opere pubbliche.

Certamente l'Osservatorio non è così importanet, nell'Osservatorio non si decide e non si prendono gettoni, ma dove dovrebbe svilupparsi altrimenti una discussione ed un'analisi seria del problema tossicodipendenze? dove potrebbero incontrarsi esperienze così ricche?chi potrebbe mettere insieme forze dell'ordine, prèsidi, amministratori, operatori sanitari, operatori sociali?

Agli amministratori che hanno deluso le aspettative della società che pretendono di "amministrare", e non soltanto mercoledì 8 gennaio, un'occasione per pensare.

Pubblicato il: 11/01/2003

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