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Convegno a Perugia sull'accreditamento delle sedi formative in Umbria

La formazione è una delle leve principali per l'inserimento di giovani e meno giovani nel mercato del lavoro. Solo le sedi accreditate potranno beneficiare degli interventi europei

Cronaca

di Redazione
«La procedura dell'accreditamento impegna tutto il sistema della formazione professionale regionale ad elevare la qualità dei servizi e ne accresce la competitività anche a livello internazionale».
È quanto affermato dall'assessore regionale alla formazione, Gaia Grossi, a conclusione del convegno su "Accreditamento delle sedi formative in Umbria" che, promosso dalla Regione e dall'Agenzia Umbria Lavoro si è tenuto, ieri mattina, a Perugia. «La certificazione delle strutture formative attestata attraverso l'accreditamento - ha proseguito Grossi - garantisce una formazione di qualità che rappresenta per i giovani un serio investimento per il futuro e per le imprese la possibilità di avvalersi di personale qualificato. Il percorso che abbiamo da tempo messo in atto per rendere la formazione umbra più efficace e rispondente alle richieste del mercato del lavoro parte da una base solida. Già nel 2001 - ha detto l'assessore - la Giunta regionale aveva finanziato, per oltre 3 milioni di euro, progetti di ristrutturazione degli enti di formazione. Una misura che ha consentito di sostenere il processo di avvicinamento ai nuovi standard richiesti per strutture e personale e che ora è stato definitivamente attivato con l'emanazione nel Bollettino Ufficiale della Regione dello specifico bando per l'accreditamento degli enti interessati. Dal primo luglio 2003 - ha concluso Grossi - solo gli enti di formazione accreditati potranno infatti avvalersi dei finanziamenti comunitari previsti dal Programma operativo regionale (''Por'') dell'Obiettivo 3 (2000-2006), ma in Umbria abbiamo tutte le carte in regola per cogliere la sfida''.

«Oggi - ha detto il dirigente del Servizio istruzione della Regione dell'Umbria, Ivano Stefanelli - il processo di accreditamento delle sedi formative entra nella fase operativa e tutto il sistema della formazione professionale umbra è chiamato ad impegnarsi per elevare ulteriormente la qualità dell'offerta ed accrescere le opportunità di occupazione. L'accreditamento, che per prima cosa rappresenta una garanzia per gli utenti, è un processo basato sull'individuazione di standard di qualità misurabili e confrontabili, per questo è necessario - ha concluso - che su questi standard vi sia la maggiore condivisione possibile tra chi è chiamato ad accreditare e chi chiede di essere accreditato».

''Il lavoro svolto dalla Regione, dalle due Province e dagli organismi della Commissione tripartita - ha detto in rappresentanza delle Province di Perugia e di Terni Anna Barbieri - risponde in maniera efficace ai cambiamenti normativi intervenuti a livello nazionale e regionale che comportano la costituzione di sistemi formativi flessibili».

Nell'ambito del Programma operativo regionale dell'Obiettivo 3 (2002-2006) - ha proseguito Barbieri - in Umbria erano già state emanate alcune linee di indirizzo per l'innovazione del sistema della formazione professionale regionale, che hanno consentito, attraverso l'adozione di criteri e standard omogenei su tutto il territorio regionale, una sorta di pre-accreditamento delle strutture formative all'interno di appositi elenchi. Attualmente sono state inoltrate alla Provincia di Perugia 235 domande, di cui 205 già esaminate, mentre alla Provincia di Terni sono state esaminate tutte le 163 sedi formative che hanno fatto richiesta.

Ottantatre di queste hanno ottenuto il pre-accreditamento, per le restanti è invece necessario un supplemento di istruttoria».

Per il direttore dell'Agenzia Umbria Lavoro, Fabio Landi, «L'accreditamento consentirà di assegnare le risorse comunitarie solo ai soggetti migliori e più affidabili presenti sul mercato e di velocizzare le procedure di valutazione delle proposte. L'Aul - ha aggiunto Landi -, insieme all'Isfol, supporterà la Regione nelle attivitaà di informazione ed assistenza tecnica ai candidati e nel monitoraggio delle procedure di valutazione, sia della documentazione presentata, che delle sedi operative. L'obiettivo non è solo quello di garantire al percorso i necessari snodi organizzativi, ma anche di diffondere, attraverso attività di diagnosi e consulenza, competenze e metodi mirati alla crescita della qualità complessiva dell'offerta formativa, specie attraverso l'utilizzo di procedure di controllo dell'efficacia degli interventi.

Alla fase di accreditamento delle sedi formative - ha concluso Landi - farà seguito quella che condurrà all'accreditamento delle sedi orientative, in modo da porre queste due funzioni, tra loro fortemente correlate, in sintonia con l'insieme delle politiche del lavoro».

Pubblicato il: 12/01/2003

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