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Mostra 'La pittura salvata dal tempo', di Francesco Casorati

La mostra di pittura di Francesco Casorati dall'11 gennaio al 23 febbraio. Palazzo dei Sette, ad Orvieto

Cronaca

Sabato 11 gennaio, alle ore 11,30 presso il Palazzo dei Sette, verrà inaugurata la Mostra di pittura di Francesco Casorati dal titolo "La pittura salvata dal tempo".
L'esposizione è promossa ed organizzata dall'Assessorato Comunale ai Beni e alle Attività Culturali e dalla Maggiore Eventi d'Arte Bologna con il patrocinio della Provincia di Terni e della Regione dell'Umbria.
La mostra si concluderà il 23 febbraio p.v., l'ingresso libero secondo il seguente orario di apertura: 10,30/13,00 - 16,00/19,00 - lunedì chiuso.

La mostra è composta da cinquanta dipinti che documentano il lavoro dell'artista (nato a Torino nel 1934) formatosi in uno dei maggiori ambienti culturali italiani - il padre, Felice Casorati, la madre Daphe Maugham - attingendo le proprie esperienze nel più vasto raggio europeo.
La sua attività espositiva a partire dal 1954 è stata molto ampia, ospitata in in gallerie private e pubbliche, seguita da critici e scrittori come Luigi Carluccio, Italo Calvino, Paolo Fossati, Giorgio Bassani, Mario De Micheli, Franco Poli, Angelo Dragone, Paolo Levi, Marco Vallora.
Nella Sala Bolaffi di Torino, a cura della Regione Piemonte, si è tenuta nel 2000 la sua più completa mostra antologica.

Il catalogo di Orvieto ha un testo di Luigi Cavallo dal titolo "La pittura salvata dal tempo", dove sono affrontati gli aspetti della poetica di Francesco Casorati, che con mezzi pittorici figurativi, con un linguaggio che conserva il racconto e i valori della pittura, mette in moto meccanismi di sogno, di spaesamento, il gioco dell'infanzia e la fantasia dell'adulto, il desiderio dei grandi spazi - il mare, il cielo - e l'idea di ritrovarsi in una stanza con i balocchi che servono per dare senso a tutta l'esistenza.
La natura può vivere insieme con le macchine artificiali, l'equilibrio del mondo si regge su fili sottili, sull'ironia, sulla metafora, e la pittura può tuttora fecondare come un'insegna la libertà del pensiero. «Un'utopia ragionevole, per un mondo più degno di essere abitato».
Francesco Casorati ci guida nelle sue stanze, accende idee di divertita variazione, ci porta nei teatrini dove si moltiplicano trame disordinate, pronte a tramutarsi in non senso.
Alcuni titoli: "Barchette sul mare appeso", "Due alberi legati", "Caduta", "Paese in distruzione", tele del 2002.

Pubblicato il: 10/01/2003

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