Dalla penna all'elmetto

Le informazioni che si ottengono in guerra sono in gran parte contraddittorie, in maggior parte ancora menzognere, e quasi tutte incerte… questa difficoltà, già importante, è ben maggiore nel tumulto stesso della guerra; ove un'informazione segue l'altra: allora è già una fortuna quando due informazioni contraddittorie possono controbilanciarsi abbastanza per attirare, da se stessa la critica". Lo scriveva il generale von Clausewitz intento nel voler evidenziare il ruolo dell'informazione e della comunità politica in tempo di guerra. La Guerra nel Golfo è finita e mentre la strada della pace è lastricata di nuovi morti ed è sempre più lontana dall'essere raggiunta l'informazione (o per meglio dire la disinformazione) ha un ruolo decisivo. La situazione internazionale torna in auge solo alla luce dei nuovi morti o degli episodi di violenza che caratterizzano il medioriente dall'Iraq alla Palestina. Ma non vi è traccia di un'analisi più ampia, di approfondimenti mirati in cui analizzare la situazione attuale, l'escalation della violenza, le motivazioni politiche, religiose ed etniche, il travaglio profondo e disperato delle popolazioni oppresse e martoriate dalla guerra.

Partendo da quest'analisi alcune organizzazioni, tra cui Il Collettivo Il Manifesto di Orvieto, l'Associazione per il Rinnovamento della Sinistra, Micropolis, Segno Critico, Emergency, Sinistra DS-Per il Socialismo, Articolo 21 promuovono per Mercoledì 7 aprile alle ore
17 presso Palazzo dei Sette - Sala del Governatore un'iniziativa per discutere il tema della"Informazione in tempo di guerra".

Parteciperanno alla discussione il giornalista de"Il Manifesto" Valentino Parlato, il docente universitario Renato Covino e l'economista Elvio Dal Bosco.
Durante la manifestazione saranno previsti collegamenti in diretta telefonica con alcuni corrispondenti direttamente dai luoghi di guerra.