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Bollo auto: contro l'emergenza «cartelle pazze» presto una convenzione

I contribuenti stanno ricevendo avvisi di pagamento sul bollo auto 1999: alcuni di essi sono errati. Per informazioni e assistenza ci si potrà rivolgere alla delegazione Aci di Orvieto e alle agenzie delle entrate regionali

Cronaca

I cittadini del comprensorio che hanno ricevuto avvisi di pagamento errati relativi al bollo auto del '99 potranno essere assistiti chiedendo informazioni alla delegazione Aci "Orvieto Cliff Snc di Mencarelli A. & C.". Questo in seguito alla decisione, presa ieri a Perugia, di attivare a breve una convenzione tra Regione Umbria, Automobil Club regionale e Agenzie di pratiche automobilistiche. Lo hanno annunciato ieri l'assessore regionale al Bilancio Vincenzo Riommi, il presidente dell'Aci-Umbria Mario Andrea Bartolini, il vicepresidente dell'Aci di Perugia Marco Poponi e Salvatore Moretto della direzione centrale dell'Aci. Sono circa 130 mila gli avvisi di pagamento arrivati in questi giorni in tutta l'Umbria.

Cos'è la tassa automobilistica
La tassa automobilistica è un tributo proprio regionale che, dal 1999, viene direttamente gestito dalle stesse Regioni. Essa - ha spiegato l'assessore Riommi -, con i suoi oltre 70 milioni di euro (140 miliardi circa di lire, ndr) "è una fonte di entrata di grande rilievo per la Regione Umbria. E siamo contrari perciò a ogni ipotesi di condono prevista dal governo, sia per il peso che questa entrata ha per il bilancio sia, soprattutto, per un doveroso rispetto nei confronti della stragrande maggioranza dei cittadini che pagano regolarmente questa tassa".

La somma stimata da recuperare
La somma da recuperare viene stimata intorno ai 20 milioni di euro, anche se il margine di errore negli accertamenti si aggirerebbe - secondo gli uffici regionali - intorno al 30%.
"L'individuazione dei contribuenti - afferma Riommi - viene fatta, per legge, sulla base di un elenco predisposto dalla 'Sogei', una società che opera per conto del ministero delle Finanze. Al momento di accertare le entrate relative al 1999 gli uffici regionali si resero conto di una serie di incongruenze e inesattezze negli elenchi dei contribuenti morosi. Tant'è che già ai primi di novembre - sottolinea l'assessore -, la Regione aveva comunicato la possibilità di errore nelle cartelle che sarebbero state recapitate ai cittadini. Una volta operata un'accurata verifica degli errori negli elenchi - ha affermato Riommi - se questi supereranno una accettabile soglia di 'errore fisiologico', cosa che ci sembra improbabile, chiederemo conto dei danni subiti dalla Regione e dagli stessi cittadini, al ministero delle Finanze e alla società che, per conto di questo dicastero, gestisce gli elenchi".
Già come altre Regioni anche l'Umbria (nel novembre 2002) aveva approvato un disegno di legge che prevedeva la proroga di un anno per la prescrizione delle entrate non riscosse (dal 31 dicembre 2002 al 31 dicembre 2003): questo avrebbe permesso di operare un'accurata verifica degli errori. "Ma la possibilità di subire l'impugnazione della legge per illegittimità costituzionale da parte del governo - ha proseguito Riommi -, come già avvenuto per altre Regioni, ci ha costretti ad inviare comunque, entro il 31 dicembre 2002, i relativi avvisi, per non perdere la possibilità di incamerare delle entrate tributarie regionali stimate in circa 20 milioni di euro".

Collaborazione Regione/Aci
L'assessore Riommi ha poi spiegato che "già da alcuni mesi era stato avviato un confronto con l'Aci regionale per affrontare in maniera appropriata la vicenda, e per recuperare un rapporto di collaborazione convenzionata già sperimentato in maniera positiva dalla metà delle Regioni italiane e che l'Umbria, insieme ad altre Regioni, non aveva ritenuto opportuno proseguire dal '99. Ma questa collaborazione - ha detto Riommi - deve oggi riprendere, sia per questo problema contingente, sia per tutte le questioni riguardanti le problematiche del trasporto automobilistico regionale per le quali l'Aci, con i suoi oltre 20 mila soci, è un interlocutore importante".

Gli uffici di assistenza (gratuita)
In base alla convenzione - come ha spiegato il presidente dell'Aci regionale Bartolini - i cittadini che hanno rilevato errori nelle cartelle di pagamento e che sono quindi in regola con i pagamenti del 1999, potranno rivolgersi, oltre che agli uffici regionali, anche a quelli dell'Aci presenti sul territorio regionale e alle Agenzie di pratiche automobilistiche convenzionate. In tutti questi uffici gli utenti riceveranno assistenza gratuita ai fini dell'accertamento delle reali situazioni contributive. Anche Bartolini ha insistito sulla necessità di avviare un rapporto di collaborazione con la Regione Umbria "per cercare di risolvere, nel migliore dei modi, i problemi legati agli avvisi di pagamento del 1999 e per regolamentare in modo organico l'insieme dei rapporti tra Aci e Regione sull'insieme dei problemi riguardanti la condizione del 'cittadino automobilista'. L'Aci regionale - ha detto infine Bartolini - con i suoi 20 mila soci rappresenta una risorsa importante svolgendo, ormai da tanti anni, una efficace azione di erogazione di servizi pubblici e di tutela reale degli automobilisti".

Pubblicato il: 08/01/2003

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