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Orvieto. Progetto 'Grotta dei Tronchi Fossili'

Sabato 21 aprile alle ore 17,30 sarà inaugurato l'allestimento didattico e l'illuminazione della grotta posta sul percorso "Anello della Rupe"

Nell'ambito della programmazione delle attività del PAAO (Parco Archeologico Ambientale dell'Orvietano) particolare attenzione è stata data alla cosiddetta "Grotta dei Tronchi Fossili", collocata alla base della rupe della città e lungo il percorso denominato Anello della Rupe (uscita da porta Soliana in direzione destra, verso Cannicella). 
La "Grotta dei Tronchi Fossili" è stata così al centro di un vero e proprio progetto di allestimento didattico e di illuminazione che sarà inaugurato Sabato 21 Aprile alle ore 17,30.

Attualmente la cavità artificiale è chiusa da un cancello in ferro, per proteggere i resti paleobotanici presenti, e all'esterno è collocato un cartello didattico che inquadra la natura dell'emergenza nel panorama geologico dell'area. Si tratta infatti dei resti di alberi ad alto fusto che sono stati inglobati dalla colata vulcanica di tufi e pozzolane 500.000 mila anni or sono e sono rimasti in posizione di vita; costituiscono un unicum nel panorama della storia geologica e paleoambientale del territorio orvietano in senso lato.  
Il progetto che interessa la grotta comprende un finanziamento da parte del Lions Club di Orvieto, elemento che è stato di notevole importanza per la realizzazione dello stesso, così come la cooperazione con la Soprintendenza (dottoressa M.C. de Angelis) ed il Comune.

La cavità è una ex-cava di pozzolana e gli esemplari dei tronchi conservati al suo interno sono concentrati nella prima parte della cava stessa, fattore che consente di delimitare facilmente l'area di utilizzo.
L'apparato didattico, interno alla grotta (diverso da quello attualmente collocato nei pressi dell'entrata) è composto da un pannello con resa grafico-artistica che illustra la fauna e la flora presenti nell'area vulsinia precedentemente alla fase vulcanica, realizzato dall'illustratore professionista Angelo Speziale (vedihttp://www.angelospeziale.eu/sez_paleo.html).
I pannelli esplicativo/didattici sono appesi a grate metalliche di colore nero fornite gratuitamente dalla soc. Speleotecnica s.r.l., assemblabili a triangolo, sempre autoportanti e in nessun modo in relazione con le pareti della grotta stessa.

Nella medesima area meridionale delle pendici della rupe, il giorno precedente, venerdì 20 Aprile, alle ore 11.00, sarà aperta al pubblico l'area del santuario della Cannicella, dalla quale proviene la famosa statua in marmo greco meglio nota come la Venere di Cannicella ed esposta al Museo Civico nel Palazzo Faina. Il recupero dell'area, già in passato coperta con una solida tettoia metallica, è stato possibile dal finanziamento concesso dalla Fondazione CRO alla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria, il cui ispettore e direttore del Museo Archeologico Nazionale Paolo Bruschetti, ne ha curato l'allestimento.

 

 

Pubblicato il: 19/04/2012

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