Bolsena. Defibrillatore al campo sportivo, il sindaco Dottarelli replica alle accuse del presidente Virtus Calcio: 'Esternazioni inopportune e devianti'

"Mentre il sindaco sa distinguere la politica dallo sport e dal sociale, il presidente della Virtus Bolsena, Gino Finocchiaro, assolutamente no. Anzi, continua a strumentalizzare, con metodi poco convincenti, ma soprattutto non realistici, una questione che riguarda solo ed esclusivamente la tutela della salute dei ragazzi. Continuare a cavalcare, la questione del defibrillatore, dal punto di vista meramente politico, è squallido".

Risponde così, il sindaco di Bolsena, Paolo Dottarelli, alle accuse che il presidente della Virtus di Bolsena continua a reclamizzare sugli organi di informazione locale. "Gino Finocchiaro non ha ricevuto alcun formale diniego, da parte mia - spiega il sindaco Dottarelli - dal giorno stesso in cui, un mese fa, espresse la volontà di installarlo al campo sportivo, anzi. Tant'è vero che ho messo da subito a disposizione della società i dipendenti dell'ufficio tecnico, per un sopralluogo congiunto, che permettesse di comprendere quale potesse essere la posizione migliore, e favorevole, per l'installazione".

"Si tratta di uno strumento delicato, a pile, che potrebbe danneggiarsi facilmente a seconda delle condizioni metereologiche; in caso di pioggia o vento forte. O, nella peggiore delle ipotesi, se soggetto ad atti vandalici.

Le mie esternazioni, del tutto personali, dove spiegavo che, probabilmente era meglio conservarlo in un luogo comune e protetto, piuttosto che accanto alla biglietteria del campo sportivo, sono state assolutamente dettate dalla logica e dal buonsenso. Ma, come mi duole constatare, sono state completamente travisate".

"Come sindaco, ci tengo a sottolinearlo - conclude Paolo Dottarelli - non posso altro che plaudire a una volontà, così generosa, di voler tutelare la salute degli atleti. La retorica politica è il caso di farla in opportuna sede ma, soprattutto, senza coinvolgere situazioni sociali così delicate. Gli interventi del signor Gino Finocchiaro sono stati inopportuni e devianti".