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Le cure per la sanità orvietana

Riunione dei vertici amministrativi. Il direttore D'Ingecco ha delineato i termini del suo progetto. Più servizi territoriali e assistenza domiciliare, maggiore efficienza organizzativa

Società

di Simona Coccimiglio

Il direttore della ASL di Terni Denio D'Ingecco, intervenuto nella riunione tra i vertici della sanità locale e provinciale e la Conferenza dei sindaci dell'Orvietano, ha indicato gli obiettivi che persegue. Saranno attivati importanti investimenti per il personale e le attrezzature ospedaliere, potenziati i servizi territoriali per migliorare l'assistenza domiciliare, le liste d'attesa saranno sempre meno lunghe. I sindaci parteciperanno attivamente alla costruzione del PAL - il Piano attuativo locale - della ASL numero 4 di Terni, lo strumento nel quale saranno contenuti gli interventi e le linee guida dell'attività complessiva della ASL.

All'incontro erano presenti fra gli altri il sindaco di Orvieto Stefano Cimicchi, il direttore del Distretto sanitario, Remo Romoli e il direttore sanitario, Luciano Lorenzoni. L'incontro si è svolto in un clima insolitamente propositivo, all'insegna della collaborazione e dell'unità di progetti ed intenti. Il primo cittadino di Orvieto Cimicchi ha fortemente sottolineato l'importanza della partecipazione diretta dei sindaci alla costruzione del PAL, ma ha anche manifestato l'urgenza di potenziare e migliorare i servizi ospedalieri sul territorio a cominciare dal servizio del 118 nel Fabrese, problema spinoso e di non facile risoluzione. Cimicchi è anche intervenuto in merito CUP - Centro unico prenotazioni - auspicando soluzioni tecnologiche immediate che vadano nella direzione dell'eliminazione delle liste d'attesa e del pagamento agevolato dei tickets. Il direttore generale della ASL D'Ingecco ha manifestato di condividere l'esigenza di una maggiore collegialità ed interscambio tra management tecnico della sanità e i sindaci, in quanto espressione diretta del contatto con il territorio. Proprio sul rapporto tra sanità e sindaci D'Ingecco ha manifestato l'intenzione di voler stringere rapporti più costruttivi anche con i sindaci dei Comuni limitrofi dell'Alto Lazio e della Bassa Toscana che accedono ai servizi del nosocomio orvietano.

Il direttore generale della ASL si è impegnato a lavorare per rendere evidente il ruolo del Santa Maria della Stella come ospedale dell'emergenza - urgenza individuando chiaramente negli investimenti per personale e attrezzature le linee guida del suo futuro operato. D'Ingecco ha anche annunciato di voler potenziare al meglio i servizi sul territorio, a cominciare dall'assistenza domiciliare e le cosiddette"dimissioni protette". Servizi che, da un lato, tendono a liberare l'ospedale da funzioni improprie connesse alla degenza prolungata e, dall'altro, sono tesi a concretizzare il principio di un rapporto nuovo tra Ospedale e territorio. Un rapporto in cui la struttura ospedaliera si connetta ai bisogni dei cittadini nei diversi i territori, in un'ottica di umanizzazione della sanità.

Pubblicato il: 07/02/2004

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